Barella trascina l'Inter, poi Radja manda squilli da Cagliari. Con un po' di amarezza per ciò che poteva essere
L’Inter torna a far sorridere Antonio Conte che dopo la delusione e la conseguente sfuriata dopo il risultato di Dortmund si è presentato ai microfoni decisamente più rilassato di quanto non avesse fatto quattro giorni prima in Germania. Una vittoria in rimonta dopo una partita che sembrava essersi complicata per una leggerezza di uno dei capisaldi del tecnico leccese: Samir Handanovic che malgrado il tentativo di evitare il contatto tocca comunque Zaccagni concedendo il penalty che vale il vantaggio gialloblu. A mettere le pezze ci pensano quei centrocampisti tanto cari ad Antonio, quelli il cui contributo in fase offensiva rappresenta parte integrante della sua idea di gioco: Matias Vecino mette in pari il risultato, replicando il guizzo di Dortmund, poi arriva la mandrakata di Nicolò Barella, lo stesso che in Germania era caduto tra le ‘critiche’ del tecnico. Conte stesso nel post Borussia aveva espresso parole non esattamente rincuoranti per il gioiellino sardo che in questo inizio stagione sta risultando l’acquisto migliore del mercato estivo, quasi persino più determinante di Big Rom che di tanto in tanto provoca qualche crampo ma mai veri mal di pancia. Non ne sbaglia una l’inesperto Nicolò mettendo un punto esclamativo nella serata di San Siro che esplode in un urlo liberatorio tanto quanto l’esultanza per niente pacata ma emblematica che il 23 stesso si concede.
Il centrocampo dà, il centrocampo toglie. Se la vittoria è merito proprio a due dei cinque lì in mezzo, Antonio Conte è costretto ad un’inquietudine che non riesce a domare neppure il ritorno di Danilo D’Ambrosio dopo l’infortunio rimediato durante l’impegno con gli azzurri nella sfida contro la Grecia. L’ansia contiana prende il nome di Stefano Sensi che sembra non avere fortuna e si ferma per la terza volta in poco più di un mese, rinnovando quelle preoccupazioni che una coperta non così lunga (specie proprio a centrocampo) hanno già fatto scattare a gran rumore gli allarmi nerazzurri. Se i tre punti agguantati ieri sera hanno permesso al leccese di festeggiare il compleanno della figlia in serenità, a turbargli l’animo è una conoscenza neanche così vecchia chiamata Radja Nainggolan.
Il Ninja che aveva condito il suo ritorno a casa con qualche rallentamento che faceva sospirare gli ‘haters’, ha mischiato nuovamente le carte ed è tornato a splendere come sa fare meglio e come ha sempre promesso di fare: sul campo. O meglio a centrocampo. Il signore di Anversa nel lunch-match di oggi contro la Fiorentina ha fatto faville, imponendosi quale migliore in campo. Il centrocampista nerazzurro ma in prestito al Cagliari ha partecipato a 4 dei 5 gol rossoblu, servendo tre assist e segnando un gol impressionante, ma solo per chi non conosce il suo curriculum. Dopo il gol Radja scuote la testa in maniera tipica alla Nainggo, burlone e spensierato e con un’espressione di chi la sa lunga alza gli occhi verso quel popolo che ha sempre amato. La sua scelta, la prima scelta dopo essere stato accompagnato alla porta da Marotta & co, per le ragioni ormai ben note: l'obiettivo di mantenere uno spogliatoio più possibile compatto ha portato la dirigenza a disinnescare ab ovo eventuali situazioni di disturbo alla creazione del gruppo, con il Ninja finito sotto la mannaia presumibilmente per risparmiare a Conte la gestione delle eventuali intemperanze extra-campo.
Tra quei ‘co’ però non rientra Antonio Conte, che all’Inter lo avrebbe tenuto più che volentieri, come più volte ribadito. Un match che quasi sicuramente ha mandato un po' di traverso il pranzo di Conte che magari starà pure rimuginando sulle ultimi frasi da nerazzurro di Radja quando, ai microfoni di FcInternews disse: “Ho ancora due anni di contratto con l’Inter, vedremo cosa succederà”. Già, vedremo. A vedere sarà pure lo stesso allenatore, che dopo essere stato costretto a rinunciare a quel giocatore che aveva già fortemente desiderato al Chelsea e non sembra essere così sicuro di poter riabbracciare quell'Arturo Vidal che sembrerebbe essere l'elemento ideale da lui individuato per rimpolpare il centrocampo, potrebbe schivare per un po' i video con gli highlights di Cagliari-Fiorentina per evitare di rimuginarci ancora troppo.