Benitez accontentato per gennaio: ecco due pedine per vincere ancora
Tra rientri (Thiago Motta, Cambiasso, Cordoba) e nuovi infortuni (Stankovic), l'Inter continua per la sua strada e la partita di Champions col Tottenham dimostra che l'operato della società in sede di mercato estivo non era poi così sciagurato come qualcuno ha voluto far credere. Rafa Benitez è un tecnico che da sempre ama allevare i giovani e il lavoro sta pagando con i vari Biabiany, Coutinho e lo stesso Santon, tornato a livelli accettabili dopo la sfortunata stagione scorsa. In tanti hanno rimproverato al club nerazzurro di non aver trovato un sostituto all'altezza di Balotelli, in pochi hanno rammentato che anche Mourinho, a inizio anno, non aveva Pandev: motivo che ci induce a credere in un ritorno forte (se non prepotente) di Marco Branca sul mercato di 'riparazione'.
E' in tale contesto che vanno inquadrate le parole dell'ad Ernesto Paolillo poco prima del fischio d'inizio di Inter-Tottenham. "Messi è destinato a restare un sogno, perché ha un costo proibitivo. Ma qualcosa cercheremo di fare per gennaio: almeno due arrivi dovrebbero esserci. Il nostro obiettivo è rifinire e non stravolgere. Dobbiamo solo colmare qualche lacuna". Chiaro, limpido: la società accontenterà Benitez, che quindi avrà altre due pedine per raggiungere i traguardi di fine stagione. Una modalità ormai chirurgica quella degli uomini di mercato nerazzurri, che si ripete da anni e che solo chi non ha memoria può sottovalutare. E adesso che tutti hanno già speso, gli affari saranno meno complicati.
Ma chi saranno i due nuovi arrivi paventati da Ernesto Paolillo? Il pensiero è unanime per quanto riguarda i ruoli da coprire: un centrocampista e un esterno d'attacco. Dunque, niente Rooney e niente Kakà, tanto per essere chiari. E, certamente, niente spese folli. Partiamo dal centrocampista che potrebbe servire a Benitez. Data per scontata la partenza di Muntari (per il ghanese resta forte l'interesse del Tottenham del suo ex manager al Portsmouth Harry Redknapp), ecco che si svuoterebbe una casella nell'organico. I nomi 'caldi' sono i soliti: Inler e Asamoah dell'Udinese, Lucas del Liverpool e qualche altro che potrebbe spuntare a sorpresa. Secondo indiscrezioni, Muntari potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio per arrivare a qualche altro giocatore utile alla causa. Altro partente è Mancini, che la società vuole cedere a titolo definitivo, così come si cercano sistemazioni per Suazo e Rivas (oggi il suo agente ci ha rivelato che sta cercando di piazzarlo per gennaio, ndr).
Capitolo attaccante. Il pupillo di Rafa Benitez si chiama Dirk Kuyt. L'obiettivo numero uno per il ruolo di esterno offensivo sembrerebbe proprio lui, anche perché la nuova società dei Reds ha grande disponibilità economica e non tirerebbe troppo sul prezzo come accaduto in estate. Poi c'è Ibrahim Afellay, grande talento olandese del PSV Eindhoven. L'ala orange, però, ha un costo piuttosto elevato e difficilmente il suo ingaggio avverrà a gennaio. Così come sarà quasi impossibile arrivare a Diego Forlàn dell'Atlético Madrid o a Luis Suarez dell'Ajax. Più verosimile una trattativa per l'udinese Alexis Sanchez, che in Friuli sta patendo il ridimensionamento bianconero e potrebbe voler cambiare aria da subito.
Un capitolo a parte lo merita Gareth Bale. Il gallese è da sempre sul taccuino di Marco Branca e di tutti i più grandi direttori sportivi d'Europa, ma è evidente che la sua superprestazione del Meazza l'ha valorizzato ulteriormente, come fatto notare anche dal presidente Massimo Moratti e dallo stesso Harry Redknapp, che si è espresso con un chiaro “not for sale”. Difficile quindi al momento qualsiasi accostamento per gennaio, soprattutto se il Tottenham dovesse (come sembra) passare il turno di Champions. Ma per giugno chissà che l'affare non possa andare in porto. Le vie del mercato restano infinite...
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