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Benitez glielo ha promesso: Eto’o tornerà a fare il bomber di razza

di Alberto Casavecchia
Fonte: FcInterNews.it

Lo scorso anno abbiamo imparato a conoscerlo come un campione votato al sacrificio per il bene della squadra. Le corse di 80 metri al posto della pericolosità e dei suoi gol. Samuel Eto’o, il cui lavoro è stato fondamentale per le vittorie nerazzurre, vuole tornare alle origini, vuole dominare l’area, vuole fare gol. E Rafa Benitez gli ha promesso che sarà così. Niente più corse lunghe per recuperare palla, posizione o avversario. La sua posizione di base sarà si sempre quella dello scorso anno, ma stavolta il movimento più importante sarà quello a tagliare verso l’area di rigore, alla maniera di Chelsea-Inter, la gara della consacrazione europea decisa dalla sua rete. Rafa gli ha promesso che sarà più impegnato nella fase d’attacco che nella fase difensiva. Lo spagnolo ha garantito una squadra più alta, a cominciare dalla zona di difesa, e già nei primi discorsi tattici si capiva che Eto’o sarebbe stato meno impegnato nella zona difensiva.

I colloqui con il camerunese, da questo punto di vista, sono stati proficui. Il tecnico spagnolo conosce l’ex Barça da tanto tempo, dai tempi del Real, e sa che può rendere al meglio in quella posizione, con dei tagli improvvisi verso il centro dell’area a sostegno di Diego Milito. Insomma, un’evoluzione di quanto fatto con Josè Mourinho, che lo ha convinto a sacrificarsi sulla fascia: ci saranno gare in cui la sua presenza in area sarà importante, partite in cui sarà più attivo (come ad esempio Chelsea-Inter) e gare in cui sarà un po’ più cauto (Inter-Barcellona), ma in compenso ci saranno meno chilometri da fare, e più palloni da mettere dentro.

Le nuove idee che Rafa porterà saranno fondamentali per l’attacco: premesso che i moduli che verranno adottati sono il 4-3-3 ed il 4-2-3-1 (ma se le premesse sono queste, occhio anche alla coppia Eto’o-Milito con la squadra a rombo), gli attaccanti esterni saranno meno sacrificati. Difesa alta vuole dire linea mediana meno in affanno e soprattutto meno ripiegamenti da parte delle punte esterne, che resteranno più alte pronte a ripartire e soprattutto saranno più lucide in fase d’attacco, quello che è forse mancato tante volte al camerunese, stanco dalle corse lunghe e talvolta poco lucido di fronte al portiere. Le stupende immagini di Samuel Eto’o che chiude in calcio d’angolo Pedro a Barcellona o che chiude Altintop a Madrid, con la naturalezza di un Lucio, faranno parte del passato, adesso Eto’o è pronto a garantire i suoi 18-20 gol stagionali ed aiutare Milito in fatto di realizzazioni.

Si aspetta solo che l’Inter abbia i tasselli del puzzle a posto, che la macchina straordinaria ricominci a correre e che l’Italia e l’Europa riscoprano uno dei massimi cannonieri della storia recente, uno dei più decisivi nella gare che contano ma che allo stesso tempo ha saputo trovare la forza di farsi da parte, lasciare la gloria personale e sposare in tutto e per tutto il progetto Inter, con la fame di chi non ha vinto nulla, pur avendo conquistato tutto quello che il calcio europeo aveva da offrire.


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