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Biabiany: "Essere all'Inter per me è già una vittoria. Ho parlato con altri club"

di Redazione FcInterNews.it

L’esterno offensivo dell’Inter Jonathan Biabiany è stato ospite della puntata di ieri del programma di BeIN Sports France ‘Football Show’ in compagnia dell’ex interista Sebastien Frey. Nel corso della trasmissione, il francese ha detto la sua su diversi temi legati alla stagione dei nerazzurri e non solo:

CORSA AL TITOLO FRANCESE – "Penso che il Psg non vincerà il quinto campionato consecutivo. Il Monaco ha fatto davvero una bellissima stagione, si è visto anche in Champions League. Penso che saranno i monegaschi a vincere". Opinione condivisa anche dallo stesso Frey.

BALOTELLI – Viene mostrata una foto della Primavera dell’Inter 2006-2007, dove in formazione erano presenti lui, l’attaccante oggi al Nizza e Leonardo Bonucci: "Cosa ricordo di quelle stagioni? Eravamo un grande gruppo, quell’anno vincemmo anche il campionato. Mario arrivava dagli Allievi Nazionali ma faceva già la differenza, si è imposto subito. Ha un carattere un po’ difficile ma chi lo conosce bene sa che è un ragazzo un po’ matto ma molto tranquillo".

 SU BONUCCI – "Lui gioca spesso da ‘numero sei’ in difesa, ha le qualità giuste. Ogni anno è migliorato, ha lavorato molto e adesso si vedono i risultati. È uno dei migliori difensori del mondo, è molto serio e sicuramente è molto concentrato sul match contro il Monaco".

SUL DERBY DI MADRID IN CHAMPIONS – "Penso che l’Atletico abbia una grande opportunità da cogliere".

SULLA CRISI DELL’INTER – "Sì, si può parlare di crisi. Sono quattro partite che non vinciamo, è un momento difficile. Bisogna trovare il modo di trovare la prima vittoria per cercare di conquistarne altre e chiudere bene il campionato raggiungendo la qualificazione in Europa League. Adesso è un po’ più complicato l’accesso diretto viste le distanze da Lazio e Atalanta, cerchiamo di arrivare al sesto posto perché è più difficile raggiungere le concorrenti".

SULLE VOCI LEGATE AL CAMBIO DI ALLENATORE – "Non ci concentriamo molto su certe questioni, sta alla società affrontarle. Noi dobbiamo scendere in campo per cercare di uscire da questo momento complicato. Quello che succede fuori può interessarci, ma pensiamo solamente al campo".  

SITUAZIONE CONTRATTUALE – "Ho ancora due anni di contratto con l’Inter. Quest’anno non ho giocato tantissimo, chiaro che penso al futuro. Ma finché sono all’Inter cercherò di dare il massimo, quando arriverà il momento deciderò se rimanere o andare via. Ho avuto diverse offerte ma non ho mai trovato l’accordo e alla fine sono rimasta. Ma la cosa importante è dare tutto poi vedremo cosa succederà quando giocherò. Per me essere ancora all’Inter e poter giocare dopo quello che ho passato è una vittoria".

IL MOMENTO DEL RITORNO IN CAMPO – "Ho vissuto un momento difficile dopo aver avuto la notizia del problema cardiaco. Non sapevo se avrei avuto modo di tornare in campo, ma ho iniziato a combattere per farlo. Con la mia famiglia ho vissuto questo periodo, i medici hanno lavorato tanto per potermi fare tornare a giocare. Ero già molto felice quando ho ripreso ad allenarmi, quando sono sceso in campo quella sera contro il Verona è stata un’emozione molto forte".

SUL PARMA – "Sono tornato in Emilia dopo che al Milan hanno scoperto il mio problema. Poi la società ha vissuto il fallimento e dopo l’Inter mi ha ripreso".

L’ALLENATORE PIU’ IMPORTANTE – "Direi Roberto Donadoni, è stato per me come un padre". 


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