Biabiany: "Ho pensato di smettere. La Fiorentina è il passato, non so se..."
Fonte: dagli inviati ad Appiano Gentile, Francesco Fontana e Marco Lo Prato
Alla vigilia della conferenza di Roberto Mancini prima di Sampdoria-Inter, al centro sportivo 'Angelo Moratti' ad Appiano Gentile l'insolito protagonista è Jonathan Biabiany. Il francese, che ultimamente è entrato nella rotazione di Roberto Mancini in campionato, risponde alle domande dei giornalisti presenti sul posto, tra i quali gli inviati di FcInterNews.it.
Che emozione è per te essere tornato all'Inter?
"Sono felice, sono cresciuto qui ed è come tornare a casa. Ho trovato un bel gruppo e mi sono inserito bene. Ho sempre ringraziato l'Inter e le persone che lavorano qui per il mio ritorno".
Pensavi di essere subito una scelta importante per Mancini?
"Quando sono arrivato sapevo di dover pazientare, c'era un protocollo da seguire e non credevo di tornare così presto. Essere subito a disposizione mi soddisfa".
Sei un possibile titolare per domenica, in un 3-4-3 puoi fare tutta la fascia?
"Non so se debutterò, ma sono a disposizione. Sulla fascia ho giocato anche a Parma, poi sono abituato a cambiare ruolo".
In cosa sei diventato più forte dopo quanto accaduto?
"Ho imparato a essere paziente, penso di essere diventato più forte grazie anche alla mia famiglia che mi è stata vicina. Così è passato tutto anche velocemente".
Fai il tifo per i cambi di sistema di gioco?
"Non ho problema con i moduli, so giocare in tanti ruoli, non mi preoccupa".
Cosa ti sta dicendo Mancini? Che rapporto hai con lui?
"Mi parla molto, mi dice di farmi trovare pronto, sono qui per dare una mano. Farmi trovare pronto è importante".
Hai un obiettivo personale?
"Era tornare prima possibile in campo ed è successo. Poi, un obiettivo di squadra, arrivare più in alto possibile".
Cosa vi siete detti dopo la Fiorentina?
"Non è stata una bella partita, anche per gli episodi, ma ci sono ancora tanti punti, già a Genova altri 3. Ora è passata".
Non state volando troppo bassi?
"Ancora è presto, sono solo 6 partite. Bisogna essere sempre concentrati e dare il massimo a ogni partita".
L'anno scorso a Parma ti sei sentito abbandonato tra i problemi tuoi e della società?
"Io scherzavo con mia moglie, si parlava meno del mio caso e ho potuto curarmi senza pressioni addosso. Per il Parma mi spiace, lo porto sempre nel cuore ed è finita in modo brutto".
Hai mai pensato di lasciare il calcio?
"Aspettando di poter tornare ovviamente è venuto anche questo pensiero. Non si sa mai cosa può succedere. Ma ora sono qui e sono contento, se avessi smesso la vita sarebbe andata avanti comunque".
Molti giocatori hanno iniziato da ali e poi sono diventati terzini. Può essere un'idea per la seconda parte della tua carriera?
"Il mister mi ha provato in questo ruolo ma non è una novità per me, anche a Parma giocando a 4 mi è capitato di farlo per necessità. Non mi trovo in difficoltà, posso farlo. Sono a mio agio anche in quella posizione, anche se giocassi più basso sarei predisposto ad avanzare come chiede il mister".
Cosa dici a Lichtsteiner che sta vivendo una situazione simile alla tua?
"Spero non sia nulla di grave, gli faccio gli auguri per un ritorno il prima possibile. Ora serve riposo e con l'aiuto della sua famiglia si riprenderà".
Che differenze o similitudini ci sono con l'Inter post-Triplete?
"E' cambiato tutto, giocatori, staff, sono trascorsi 5 anni. Ma il gruppo è forte, è tornato un mister che ha vinto molto qui e speriamo con lui di tornare a vincere".
FcIN - Sei pronto per 90 minuti?
"Ho fatto lavori molto pesanti in estate, ancora non so dirlo. Ma un po' di minutaggio nelle gambe c'è".
FcIN - Come hai visto Kondogbia?
"Lo vedo bene ogni giorno, è molto forte e l'Inter ha fatto un ottimo acquisto. Deve ambientarsi, il nostro campionato non è facile ma sta andando sempre meglio".
Che emozione hai provato a entrare contro il Verona?
"Sono stato molto contento di poter tornare dopo un anno, in quel momento non ho pensato ad altro, solo a fare ciò che mi hanno chiesto. Alla fine mi sono reso conto dell'emozione, di essere tornato a giocare con la squadra con cui ho esordito".
Domenica potresti ritrovare Cassano. Che compagno è stato per te?
"Ho conosciuto un Cassano diverso da quello che sembrava all'esterno, una brava persona. Con noi a Parma si è comportato bene, ha avuto i suoi periodi di incazzatiura. Sono cresciuto anche grazie ai suoi consigli, lui voleva tornare alla Samp e oggi sarà contento. Gli faccio un in bocca al lupo per domenica ma dobbiamo vincere noi".
Qual è stato il messaggio più inatteso dopo il Verona?
"Ne ho ricevuti un po' da tutti, amici, allenatori, dirigenti, compagni. Quello che mi ha fatto più piacere è quello di mia moglie, era un messaggio lungo che sembrava un libro. Nulla di inaspettato però".