Biabiany, lo zucchero che addolcisce la pillola. E ora la Champions
Se il sabato è stato davvero negativo, la domenica ha restituito un mezzo sorriso al popolo nerazzurro. La sconfitta contro la Juventus brucia ancora, soprattutto per il modo in cui è maturata: tanti episodi discutibili, poco gioco e molta, troppa tensione, tutti ingredienti dei quali, tradizionalmente, Juve-Inter non riesce a fare a meno. Oggi però la testa è già rivolta al prossimo impegno, mercoledì a San Siro contro il Rubin Kazan, con la consapevolezza che il calendario dà immediatamente una chance all'Inter per riabilitarsi dopo lo scivolone dell'Olimpico. I russi sono un avversario ostico, lo hanno dimostrato nel corso del girone F, e già a Kazan l'Inter ha sofferto tantissimo, strappando con le unghie e con i denti un pareggio dal sapore di vittoria. Stavolta però il pareggio non è contemplato, per quanto possa essere sufficiente a qualificarsi. Bisogna vincere sia per essere al sicuro da eventuali scherzi (la Dinamo Kiev che batte il Barcellona, per esempio...), sia per dimostrare che la capolista della Serie A, per quanto il suo vantaggio sia ridotto, rimane la più forte nel proprio campionato e competitiva in Europa. Stacchiamo questo benedetto pass e non pensiamoci più fino a marzo, insomma. Tra qualche mese possono ambiare tante cose, magari in meglio.
Milan e Juventus sono molto più vicine in classifica e sono supportate da una carica d'entusiasmo senza precedenti quest'anno, ma ciò non significa che abbiano grandi possibilità di cullare il sogno scudetto. Lo stesso Buffon, a fine partita, ha detto che i nerazzurri porteranno probabilmente a casa il titolo perché restano i più forti, e rilasciare certe dichiarazioni dopo averli battuti ha un significato importante. L'Inter resta saldamente al primo posto, adesso l'obiettivo, al di là della qualificazione europea, è tornare ad allungare sulle inseguitrici. Il campionato è tornato in vita, sta alla squadra di Mourinho ucciderlo nuovamente e i mezzi non le mancano. La buona notizia della domenica, a bocce ferme in casa interista, è la doppietta di Ludovic Biabiany a Genova. Il francesino, recentemente esordiente con l'under 21 del suo Paese, si conferma un giocatore sul quale puntare a occhi chiusi. A 21 anni sta unendo prestazioni di qualità a una buona vena sotto pota, non male per un giocatore offensivo che però non è un vero e proprio attaccante. Si tratta del jolly che sa fare un po' tutto, di quelli che Mourinho gradisce e dei quali si vuole circondare. Oggi Biabiany è in comproprietà con il Parma, ma il suo futuro è all'Inter. L'ipotesi di vederlo presto in nerazzurro non è da scartare, ma meglio attendere giugno perché continui a Parma la sua crescita esponenziale. Con lui il futuro sembra meno negativo, anche dopo una sconfitta contro la Juventus.