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Bilancio, cinesi e mercato. Moratti è sicuro: l'Inter resta top. E lo stadio...

di Alessandro Cavasinni

Bilancio approvato. Ancora un buco bello grosso, sia chiaro, la tendenza è quella voluta fortemente da Platini e dal Fair-Play Finanziario. -77,1 milioni il 'rosso' del 2011-12, con un miglioramento di 9,7 rispetto a quello del 2010-11. Insomma, qualcosa si sta facendo, anzi parecchio, in questa direzione della solidità finanziaria, con una svolta attesa per il prossimo bilancio. Lì prevedibile un rientro ancora maggiore grazie all'abbattimento del monte ingaggi e, si spera, agli introiti della Champions League.

WAITING FOR CHINA – Intanto si attende la chiusura dell'affare con il gruppo cinese, che entrerà nell'elenco degli investitori con la quota minoritaria del 15%, pari a 55 milioni. Ieri Massimo Moratti ha spiegato i ritardi per la fine dell'accordo, con la causa da attribuire solamente alla burocrazia cinese piuttosto esigente. Nessun tipo di problema, come confermato dallo stesso presidente nerazzurro. Anzi, tutto confermato. Così come è stato confermato il progetto stadio di proprietà, da costruire entro il 2017. Una nuova casa che darà al club vantaggi sotto ogni punto di vista, non solo economico.

35 MILIONI DI BUONI MOTIVI – Che la famiglia del numero uno di Palazzo Saras non si sia stancata di foraggiare l'Inter, come si diceva fino a qualche settimana fa, lo dimostra l'aumento di capitale di ben 35 milioni. Attraverso Internazionale Holding – come spiega la Gazzetta dello Sport – Massimo Moratti continua il suo impegno economico a supporto del club, assicurando quella continuità finanziaria indispensabile. “Dopo gli 80 milioni iniettati nelle casse nerazzurre nella scorsa stagione – si legge sulla Rosea –, successivamente al 30 giugno Moratti ha effettuato versamenti per complessivi 28 milioni. Di questi 22 sono serviti—assieme ai 15 milioni di riserve e ai 40 del capitale sociale — per coprire il deficit 2011-12; i restanti 6 sono stati appostati per la ricapitalizzazione”.

TRA CAMPO E REALTA' – I numeri parlano ancora di un decremento degli incassi in generale. Ancora la Gazzetta ci viene in soccorso: “I ricavi, al netto delle plusvalenze, sono passati da 217 a 191 milioni. Piangono il botteghino (-10 milioni) e i proventi Uefa (-6) a causa, tra l’altro, del cammino più breve in Champions; diminuiscono gli introiti televisivi (da 86 a 81) e le entrate commerciali (da 32 a 29)”. Ma, come si diceva, i tagli effettuati in questa stagione a tutto tondo daranno i propri frutti nel prossimo futuro. Uno svilimento delle perdite che consentirà all'Inter di non perdere colpi sul mercato. “Vogliamo mantenere competitiva la rosa e per sistemare i conti bisogna aumentare i ricavi”, aggiunge a margine Moratti. Tradotto: nessuna rinuncia particolare sul mercato, ma solo una gestione maggiormente oculata. Insomma, investimenti per il settore puramente tecnico ci sono stati e ci saranno ancora. Paulinho può essere il primo e di certo non l'ultimo.


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