Blitz Thohir, ecco la verità. Moratti dribbla, ma la trattativa è avanzata
“C’è stata una chiacchierata. Passi avanti? Assolutamente no, anzi... Se prevedo un altro incontro? No”. Gelido Massimo Moratti, che ieri ha risposto così ai cronisti assiepati fuori dall'hotel dove era avvenuto l'incontro con Erick Thohir. Un blitz, quello dell'indonesiano, che ha preso in contropiede forse non solo gli addetti ai lavori. Un summit che però certifica lo stato avanzato delle trattative, visto che in ballo ormai non c'è più la possibilità dell'ingresso della cordata asiatica nel club, ma i dettagli per chiudere l'affare. Un dato oggettivo che non può passare in secondo piano. Poi, si sa, tutto può succedere.
Ma è chiaro che le parole di Moratti non possano essere prese per oro colato. Il presidente dell'Inter ricorda benissimo la 'scottatura' per la vicenda con i cinesi e non intende esporsi eccessivamente prima che l'affare sia davvero concluso. Come sempre durante le trattative, ci sono giochi delle parti e frasi di facciata. Ma la verità, ribadiamo, è che se Thohir è arrivato a Milano il motivo è facilmente comprensibile: siamo nelle fasi calde.
Fatte le dovute verifiche sulle garanzie bancarie presentate dal ricco indonesiano, l'argomento base ora è quello della definizione dei ruoli all'interno del nuovo assetto societario. Moratti resterà presidente? Che ruolo avrà il figlio AngeloMario? Che fine faranno tutti gli altri dipendenti del club? Discussioni necessarie nel rimpasto del club. E' evidente che qualche taglio verrà fatto: magari non da subito, ma è impensabile che Thohir non inserisca qualche suo uomo fidato nei ruoli chiave e non solo.
Intanto, secondo la Gazzetta dello Sport, Thohir “si è impegnato a pagare 346 milioni di euro con una fideiussione in tre anni per prendere il 75,67 per cento delle quote nerazzurre. Al di là delle frasi di circostanza, è probabile che Moratti e Thohir si rivedano nelle prossime ore. Gli studi legali continueranno a lavorare per il buon esito dell’affare. Che a questo punto difficilmente si chiuderà domenica. Rischia di slittare, ma non oltre la prima decade del mese di agosto”. Un'ulteriore conferma dello stato avanzato dei discorsi. Presto la svolta?