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Borsino panchina: Leonardo resta in pole, ma Zenga rientra in corsa

di Fabio Costantino

Coincidenza o no? A poche ore dall'annuncio della rescissione contrattuale tra Rafa Benitez e l'Inter, Walter Zenga fa altrettanto con l’Al-Nasr, club del Qatar con cui aveva firmato lo scorso maggio. Un indizio in più circa un possibile ritorno in corsa dell’ex Uomo Ragno per la panchina nerazzurra, o semplice casualità? Moratti ha preferito, tra lui e Leonardo, non sciogliere la riserva prendendo tempo, ma in questo momento il favoritissimo resta l’ex Milan, che a Milano ha preferito lasciar capire più che rilasciare dichiarazioni. Certo, con Zenga ancora legato all’Al-Nasr non ci sarebbe stato più alcun dubbio, ma oggi una piccola percentuale per la bandiera dell’Inter è d’obbligo. Il presidente nutre grande stima in entrambi e sa bene quanto alla piazza interista un ritorno dell’ex numero uno dell’Inter dei record sarebbe gradita. Il suo nome evoca dolci ricordi, ma soprattutto attaccamento alla maglia, cosa che di certo non si può dire di Leonardo, con 13 anni milanisti alle spalle.

Dal punto di vista dell’esperienza, Zenga ne ha sia in Italia (Catania e Palermo) sia all’estero, tra Romania, Serbia e Arabia. Trascorsi agrodolci, con exploit positivi e negativi, ma che fanno comunque curriculum. Per Leo, invece, un solo anno da allenatore al Milan, ma con una pressione (dall’alto) che ne vale almeno quattro. Insomma, in questo momento è difficile escludere a priori la candidatura di Zenga per il dopo-Benitez, anche se Leonardo rimane il grandissimo favorito, non fosse altro per il fatto che, qualora questa esperienza non fruttasse i risultati sperati, potrebbe mettersi da parte per svolgere il ruolo di dirigente e talent scout, che tanto bene ha interpretato al Milan. Inoltre, il suo nome avrebbe un peso anche in Brasile e potrebbe facilitare determinate operazioni di mercato in loco.

Dalla sua Zenga ha la stima del popolo nerazzurro, che da anni gli riconosce il cosiddetto ‘interismo’. Inoltre, ha la personalità e il carattere che lo portano a metterci la faccia in qualunque situazione, preservando i giocatori. Un po’ come faceva Mourinho, che non a caso in occasione dell’ultimo Inter-Palermo lo ha quasi ‘eletto’ a suo erede sulla panchina della Beneamata. Raccomandazione che in casa Inter ha un suo peso di certo. Insomma, per quanto all’80% Leonardo sarà il nuovo allenatore dell’Inter, con l’annuncio atteso dopo Natale salvo colpi di scena, fino ad allora anche Zenga, libero da altri impegni professionali, potrà nutrire qualche speranza. Tutto dipenderà da Moratti, che prenderà la sua decisione (sempre che non l’abbia già presa) pensando al bene della sua squadra e, si spera, riflettendo anche sui possibili sviluppi futuri di tale scelta.


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