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Branca: "Triplete culmine di un periodo senza FFP. Per me il post non poteva essere gestito meglio"

di Mattia Zangari

"Ho avuto il grandissimo onore di poter lavorare per il mio presidente (Moratti ndr), quindi mi sono sentito parte di una grande cosa. Io penso di aver fatto bene la mia funzione". In esclusiva per Sky Sport, l'ex direttore sportivo dell'Inter, Marco Branca, ricorda così la sua esperienza in nerazzurro a pochi giorni dal 110° compleanno del club. 

Quella squadra poteva vincere di più? "Io credo che abbia fatto quello che doveva fare e in una maniera particolare. Perché nel 2010 abbiamo vinto dopo aver cambiato 5-6 undicesimi della formazione. Sotto la mia gestione sono stati vinti 15 titoli, sono tutti bellissimi. Dal punto vista professionale, la continuità degli scudetti e la vittoria della Champions hanno dei sapori diversi". 

Poteva essere gestito meglio quel periodo?
"Non poteva essere gestito meglio perché è stato un culmine di un periodo senza Financial Fair Play. La cosa più semplice è che, a parte il settore commerciale, il club doveva sostenersi con la vendita dei propri giocatori. Se vendi quelli che pensi siano utili perché hanno più mercato, sei quasi sicuro di non poter competere; non c'era nessuna possibilità di uno sviluppo per uno stadio privato a breve. Storicamente questa è una cosa che verrà fatta tra qualche anno". 

Ti sei mai tolto qualche sassolino dalla scarpa?
"No, ma anche se ci fosse non vedo il motivo per toglierselo. Ho avuto grandissime soddisfazioni dall'Inter, ho dato tanto e ricevuto tantissimo, ma se qualcosa non è andata è nell'ordine delle cose".

Sei rimasto in contatto con qualcuno dell'Inter?
"Non è che ne siano rimasti tanti di quelli che c'erano quando io ero lì (ride, ndr). Sento spesso Piero Ausilio, ogni tanto incontro il mio ex presidente".

Sei ancora tifoso dell'Inter?
"Assolutamente sì".

 


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