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Bremer, la mossa di Cairo apre all'estero. Ma Inter e Milan restano in corsa

di Redazione FcInterNews.it
Rinnovare per poi dirsi addio. Con reciproca soddisfazione. L'annuncio di stamattina da parte del Torino ha spiazzato un po' tutti gli adepti del calciomercato: Gleison Bremer ha prolungato di un anno il suo contratto con il club granata. Ergo, la scadenza passa dal 30 giugno 2023 al 30 giugno 2024. Un solo anno per guadagnare tempo, non certo per blindare il difensore brasiliano corteggiatissimo in Italia e in Europa. La strategia adottata da Urbano Cairo è chiara: scongiurare un addio in estate a cifre di saldo posticipando di 365 giorni la fine del legame professionale con il classe '97. Al quale, con molta probabilità, per convincerlo a firmare è stato promesso che a fine stagione il Torino non ne ostacolerà la cessione, purché avvenga alle cifre che soddisfano il club. Tutti contenti, insomma. Tranne le società interessate al giocatore, come l'Inter, che contavano molto sulla scadenza nel 2023 per strappare un prezzo più basso. Ipotesi gradita soprattutto in Italia, dove oltre ai nerazzurri anche il Milan si è mosso con l'entourage del sudamericano. Oggi, dunque, aumentandone il prezzo, aumenta contemporaneamente anche la possibilità che sia l'estero il prossimo step professionale di Bremer. Il quale piace molto al Tottenham (consigliato ad Antonio Conte dall'amico Gianluca Petrachi, che lo portò al Torino nel 2018) e al Barcellona, alla ricerca di un difensore giovane da accostare a Eric Garcia.

Insomma, per Cairo non sarà difficile vendere il proprio gioiello in estate a cifre importanti. Ma occhio: il prolungamento fino al 2024 può essere anche vantaggioso da un certo punto di vista. Rimanendo alta la valutazione (intorno ai 30-35 milioni), ci sarebbe la possibilità di ottenere un prestito con obbligo di riscatto, formula ampiamente in uso non solo in Italia, ma anche in Europa. Un vantaggio fiscale per chi acquista, con il venditore che alla fine otterrebbe la cifra richiesta. Fronte Inter, Bremer è da tempo la prima scelta per il pacchetto arretrato, ma solo in caso di addio di Stefan de Vrij. L'olandese ha il contratto in scadenza nel 2023 e dopo la promessa di un rinnovo a 4,5 milioni di euro fatta all'agente Mino Raiola alcuni mesi fa il discorso non è stato più affrontato. Per questo ad oggi, in caso di offerta soddisfacente, l'ex Lazio potrebbe essere il giocatore sacrificato nella sessione estiva di calciomercato. A 30 anni e con un rinnovo (con aumento) da firmare, potrebbe essere l'ultima occasione per l'Inter di monetizzare una sua partenza. Che Simone Inzaghi scongiurerebbe volentieri, conoscendo da anni le qualità di De Vrij. Ma il player trading impone anche delle scelte per ridurre i costi e svecchiare la rosa.

Con il rinnovo di Bremer decade la possibilità per i nerazzurri di arrivare al brasiliano per una cifra tra i 18 e i 20 milioni, quella idealmente messa in preventivo per un calciatore a un anno dalla scadenza. Servirebbe dunque uno sforzo economico superiore. Ma soprattutto servirebbe un'offerta congrua per De Vrij. Altrimenti il difensore oranjie continuerà a mantenere il suo posto al centro della difesa dell'Inter. Magari con un aumento di stipendio.
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