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Buchanan vuole tornare "più forte che mai": dal Canada un Welcome back che sa di rinascita. Il ko è alle spalle

di Stefano Bertocchi

"È stato un momento difficile, è successo tutto molto rapidamente". Sono queste le prime parole pronunciate da Tajon Buchanan nell'intervista concessa a GOAL USA (RILEGGI QUI) per commentare il grave e recente infortunio. Era lo scorso 2 luglio quando, nell'allenamento con il suo Canada in piena Copa America, TJ rimediava una brutta frattura alla tibia che - stando alle prime sensazioni - rischiava di tenerlo ai box almeno per 5 mesi, con un rientro in campo previsto per dicembre 2024 o gennaio 2025 (considerando anche l'obbligatorio percorso di riabilitazione): "Ricordo che ho guardato la mia gamba e mi sono accorto subito fosse un infortunio serio - ha raccontato l'ex Bruges nella lunga intervista -. Ho avuto il supporto di tutta la squadra, mi hanno scritto un sacco di persone, sono super grato di questa cosa".

Tajon, però, ha bruciato le tappe: da qualche settimana è tornato ad allenarsi con il resto dei compagni all'Inter, riassaporando anche il gusto della convocazione. Una chiamata che è arrivata anche dal ct candese Jesse Marsch, che ha deciso di convocarlo in vista della doppia partita contro il Suriname valida per i quarti di finale della Concacaf Nations League: "Potenzialmente potrebbe anche giocare qualche minuto, lo speriamo" ha annunciato ai microfoni di OneSoccer, sottolineando che "la cosa più importante per noi è averlo nuovamente in squadra". Stesso discorso che vale per l'Inter e per Simone Inzaghi, che l'ha inserito nella lista Champions ed è pronto a rilanciarlo dal dopo sosta. 

Il recupero di Buchanan aumenta il ventaglio di opzioni sulle corsie esterne e, soprattutto, l'imprevidibilità della manovra nerazzurra: TJ è un giocatore che ha nelle corde il dribbling e la grande abilità nel creare superiorità numerica nell'uno contro uno. Caratteristiche che in questa Inter latitano, i dati parlano chiaro. Intanto il Canada lo riabbraccia con un "Welcome back, Tajon" che sa di rinascita e passa la palla passa al diretto interessato: "Gli infortuni fanno parte del gioco, purtroppo è successo, ma ora torno più forte che mai - ha promesso -. Voglio dimostrare chi sono davvero come calciatore, fare un passo avanti. Voglio mostrare personalità, segnare gol e fare assist: insomma, fare la differenza". Per dimostrarlo manca poco. E (anche) l'Inter può sorridere. 

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