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Burdisso: "Inter, per Conte una realtà diversa rispetto a Juve o Chelsea. La società sa dove deve intervenire"

di Christian Liotta

A poche ore dal calcio d'inizio della sfida tra Inter e Torino, Nicolas Burdisso, doppio ex della sfida, viene raggiunto da Sky Sport in Argentina per parlare della gara di stasera e più in generale del momento non brillante della squadra di Antonio Conte: "Noi calciatori e gli allenatori iniziamo a vedere la verità a marzo, quest'anno è toccato a luglio. In quel momento ci si gioca il tutto per tutto. Io penso comunque che al di là dei numeri e del crollo verificatosi, bisogna continuare su questa linea". 

Ma questa Inter era da Scudetto da subito?
"Innanzitutto penso che sia una squadra molto cambiata rispetto all'ultimo anno di Spalletti, questo va detto perché a Londra e alla Juventus ha vissuto situazioni diverse. La squadra ha vissuto tanti cambiamenti, poi la mano dell'allenatore comunque si vede come si vede la determinazione dei ragazzi. Poi saprà la società dove investire per vincere lo Scudetto, ma penso che la situazione che ha incontrato a Milano non è paragonabile a quelle vissute a Torino o al Chelsea: questo è un campionato molto diverso, c'è una squadra che vince da otto anni come la Juve e ci sono altre realtà come Atalanta e Lazio. Poi, come detto, sapranno loro dove intervenire per allestire una squadra competitiva". 

All'arrivo, Conte era stato presentato come top player. Ma l'effetto dell'allenatore top è lo stesso dei giocatori top?
"Ognuno ha la sua percentuale, ci sono allenatori che hanno un grande impatto. Però alla fine contano i calciatori. Conte è quello che conosce la realtà e sa con quali calciatori può lottare per lo Scudetto. L'Inter, però, ha capito subito l'idea dell'allenatore, e prendere calciatori in base a quest'idea è importante. Poi bisogna vincere, ma non è così scontato specie in una realtà dove c'è una squadra che vince da tanto tempo". 

Messi-Lautaro Martinez coppia perfetta?
"Diciamo che il Barcellona gioca col tridente... Stiamo parlando tanto di Lautaro, ma dobbiamo anche parlare delle squadre. Ci sono squadre che hanno meno da perdere come l'Atalanta. Certo, stare fermi a lungo e pensare 24 ore al giorno non è facile". 


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