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C'è qualcuno che ancora lo deride? Rolando, dalle ironie alla Nazionale

di Alessandro Cavasinni

Rolando Jorge Pires da Fonseca, conosciuto semplicemente come Rolando, può considerarsi una delle sorprese della stagione e non solo di quella nerazzurra. Dopo i 6 mesi in naftalina al Napoli e l'epurazione dal Porto (da cui è giunto in prestito con diritto di riscatto), nessuno avrebbe scommesso un euro sulla sua affermazione ad altissimi livelli. E invece è andata come tutti stiamo vedendo.

Origini capoverdiane, Rolando è un classe 1985 e ad agosto compirà 29 anni. Era arrivato tra i risolini e gli sfottò di mezza Italia, convinti che l'affare avrebbe ricalcato quello di Alvaro Pereira. Ma Rolando è uno dalla scorza dura, uno che non si lascia condizionare o intimidire. Finora, in maglia nerazzurra, avrà sbagliato mezza prestazione: sempre attento, concentrato. Quasi impossibile vincere i duelli aerei con lui e pure nell'uno contro uno ha dimostrato una notevole abilità, tanto da mettere la museruola a gente velocissima come Gervinho o Ibarbo. Insomma, un difensore completo e anche polivalente, visto come sa destreggiarsi senza imbarazzi su tutte e tre le interpretazioni della linea difensiva di Mazzarri. Prezioso tanto sul centro-destra quanto sul centro-sinistra e ottimo anche da centrale puro.

Se a ciò si aggiunge la propensione al gol e un piede educato, si capisce bene come Rolando possa essere incastonato in quella piccola bacheca di colpi veri e propri (calcolando qualità/prezzo) di tutta la Serie A. Non a caso, una volta entrato non è più uscito dal campo. A dimostrazione che Mazzarri, a differenza di quanto si pensi, sa rivedere le sue gerarchie: a Napoli, Rolando faceva la riserva di Campagnaro; all'Inter ultimamente succede il contrario. Una volta tornato Samuel, WM non ha avuto dubbi su chi lasciare titolare tra lui e Hugo. Contro il Torino, i due torneranno prevedibilmente a giocare uno di fianco all'altro, con Ranocchia a completare il reparto vista la squalifica di Samuel e quella possibile di Juan Jesus.

Assenze pesanti, ma, proprio grazie a Rolando, Mazzarri avrà una serenità maggiore. In barba ai detrattori. Rolando, intanto, ha ritrovato anche la Nazionale, proprio a pochi mesi dal Mondiale. E se la gode tutta.


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