Cambiasso: "L'Inter non incute timore, gli avversari la attaccano. Non si vede una superiorità"
Severa, ma precisa, l'analisi di Esteban Cambiasso negli studi di 'Sky Calcio Club' a proposito della caduta libera dell'Inter: "Difficile trovare un motivo di questa crisi. Ieri sono mancati giocatori importanti, ma facendo un'analisi nell'ultimo periodo l'Inter manca di gioco. Se devi sperare negli episodi devi sperare comunque che vadano per te; a volte vinci quando non meriti a volte no. Ma le partite che devono dipendere dagli episodi possono essere quelle con Napoli, Juve, squadre che hanno i tuoi stessi obiettivi; con squadre che hanno altri obiettivi devi essere superiore. Questa superiorità non si vede. Poi all'inizio c'era entusiasmo, ma l'entusiasmo ha un tempo inferiore di durata rispetto al gioco consolidato: se giochi in modo solido vinci bene, se sei a metà l'episodio ti può penalizzare".
Cambiasso prosegue lanciando un altro campanello d'allarme: "A livello offensivo non vedo un'Inter che crea eccessive paure, prima nessuna squadra attaccava fortemente i nerazzurri. Adesso però le avversarie se la giocano sempre, e senza Mauro Icardi e Ivan Perisic non c'è più quella paura nell'avversario che è portato ad attaccare la squadra". Poi, una battuta sul famigerato blocco straniero della squadre: "Andava bene essere in 25 che parlavano tante lingue quando si diventava campioni d'Europa, quando non si vince allora non ci sono italiani...". Si parla anche delle lamentele di Luciano Spalletti a proposito del mercato: "Nel gennaio prima del Mondiale è più complicato, perché i giocatori cercano spazio per potersi giocare le proprie carte. A me ha toccato poco, anche perché non ho avuto un procuratore a parte mio fratello".