Carlos Augusto e Thuram, la catena episodica nei due guizzi determinanti per trafiggere la resistenza del Como
Il treno Scudetto viaggia forte e l'Inter vuole rispondere presente. Nel calcio, così come nella vita, alcuni principi dogmatici della conoscenza sono innati nelle menti umane. Aristotele era di un'altra parrocchia, di un'altra filosofia, quella dell'empirismo, secondo la quale l'esperienza sensoriale è alla base della conoscenza. L'Inter capisce, nella serata di San Siro, che di fronte c'è un Como aggressivo e improntato su un'idea moderna del calcio aggressivo e intenso. Empiricamente non sarà una partita semplice perché i lariani non restano asserragliati nelle loro incertezze. Ma il Biscione in avvio è propositivo con immediate esecuzioni verticali. Thuram penetra in area ma il suo tentativo viene ribattuto sul più bello. L'avvio di entrambi i collettivi è un impulso istantaneo e aggressivo, basato sul dinamismo intenso. La pressione s'intravede in quel coraggio energico nella costruzione di pericoli. E l'avvio è foriero di situazioni interessanti perché attaccare è il verbo d'ordine.
AGGRESSIVITÀ E SPAZI STRETTI. SERVE FANTASIA. Il Como è ben posizionato, compatto in fase di non possesso e pronto a lottare con attivismo dinamico sulle seconde palle. L'Inter nella prima mezz'ora di gioco cerca spazi strutturando un possesso paziente. Il giro palla per sorprendere i lariani non è abbastanza efficace. Quando c'è un pallone conteso ecco che entra in gioco l'aggressività di Inter e Como. Le palle inattive possono costituire una situazione interessante, ma serve anche precisione e fantasia per calibrare il servizio vincente. Lariani coraggiosi ma razionalmente aggressivi: a fine primo tempo le reti restano bianche. Spazo chiusi e attenzione nelle coperture: ci prova Nico Paz con un tiro da fuori, Dumfries si divora il gol non sfruttando un'occasione a dir poco ghiotta. Avanti e indietro, possesso esecutivo e gestionale, verticalità e orizzontalità, movimenti ad aprire la manovra o a chiuderla, accelerazioni e temporeggiamenti. Azioni razionali e istantanee, che coinvolgono dunque i due sistemi della psicologia. Istinto e razionalità. I due sistemi di gioco a specchio rendono difficili le esecuzioni offensive.
RIPRESA E RINCORSA: LA CONSUETA CATENA EPISODICA. Il Biscione entra con piglio deciso e la sblocca con istanza quasi immediata. Carlos Augusto trova il guizzo sfruttando al meglio una situazione di calcio da fermo. Corner calibrato sapientemente da Calhanoglu per il brasiliano che prende il tempo agli avversari impattando in modo vincente. L'incornata finisce nel sacco. I lariani reagiscono costruendo l'occasione con il tiro-cross di Belotti per Goldaniga, sul quale è provvidenziale ancora una volta Carlos Augusto. Nico Paz impegna Sommer dopo una mischia parecchio insidiosa nell'area piccola del Biscione. L'equilibrio permane, il vantaggio è minimo e il coraggio lariano persiste soprattutto con l'elettricità di soluzioni aggressive anche in fase offensiva. Le chances per il raddoppio si creano naturalmente perché l'indirizzo del vantaggio porta ad aprire gli spazi. Nel finale l'Inter si mostra molto stanca, lo scarto resta minimo e qualche errore di troppo in fase d'impostazione conduce a qualche rischio difensivo di troppo. Thuram in pieno recupero manda in archivio la partita. 2-0 e anche nella sofferenza l'Inter conquista i tre punti.