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Casemiro è vicino, ma la strategia nerazzurra richiede pazienza

di Fabio Costantino

Branca nega, ma in Brasile, malgrado le notizie fuorvianti su altre possibili concorrenti circolate nelle ultime ore, sanno che la verità è un’altra: l’Inter sta cercando di portare in Italia Carlos Henrique Casemiro, 19enne centrocampista del San Paolo e perno della nazionale brasiliana under 20 attualmente impegnata nel Mondiale di categoria in Colombia. Non si tratta di un semplice investimento per il futuro, anche perché rispetto a operazioni come quella che ha coinvolto Coutinho due anni fa, i costi sono decisamente più alti. L’allora 16enne trequartista del Vasco de Gama venne acquistato per 4 milioni, cifra considerevole per un baby alle prime armi nel calcio professionistico, e tutt’ora nessuno, in società, si aspetta che possa già fare miracoli. Coutinho è un colpo in prospettiva, le aspettative nei suoi confronti sono di alto livello ma non c’è fretta, bisogna dargli il tempo di maturare nel modo giusto e probabilmente, dopo una prima stagione ad alti (pochi) e bassi (tanti), il suo processo di maturazione proseguirà altrove.

Casemiro è un’operazione di mercato diversa. Innanzitutto, non si tratta di un bambino prodigio, ma di un elemento che, nonostante non sia ancora ventenne, è già un punto fermo del suo club, il San Paolo, e ha nel mirino la Seleçao. Un giovane adulto, verrebbe da dire, sul quale è scoppiato da tempo l’interesse dei grandi club europei. Ma al momento, grazie a pubbliche relazioni avviate in base a logiche temporali ideali, l’Inter è in netto vantaggio, soprattutto sulla Roma, per cui il diesse Sabatini sta cercando di recuperare il tempo perso; così come lontanissime appaiono le altre pretendenti indicate dai media brasiliani, quali Tottenham e Siviglia. Ma l’asta presuppone anche un investimento importante. La società paulista vorrebbe trattenere Casemiro anche per la prossima stagione, da tempo cerca inutilmente di fargli firmare il rinnovo del contratto portando a 30 milioni la clausola rescissoria. Tentativi vani, perché il ragazzo ha fiutato l’opportunità di trasferirsi nel calcio che conta e non vuole farsi blindare.

Inoltre, checché Branca neghi, sia il San Paolo, attraverso la dirigenza, sia il giocatore stesso hanno ammesso che i contatti ci sono da tempo. Peccato che le cifre pretese dai brasiliani siano troppo alte, si parla di 20 milioni, ipotesi confermata quest'oggi dal vicepresidente del club paulista, cifra che i nerazzurri non sborserebbero mai. Più facile che si arrivi invece a un accordo appena sopra i 10 milioni di euro, giustificabili dall’età e dalle qualità del centrocampista, in grado di fare bene anche in Italia da subito, dopo il dovuto periodo di adattamento a un calcio decisamente più impegnativo. Prima di sferrare l’attacco decisivo per Casemiro, però, l’Inter deve fargli spazio nella rosa. In altre parole, deve cedere almeno uno dei suoi attuali centrocampisti, con Muntari e Mariga principali indiziati. In questo modo riuscirebbe a finanziare questa operazione che ha i suoi costi.

Il buon lavoro svolto dall’emissario Roberto Calenda nelle settimane scorse ha permesso al club di Corso Vittorio Emanuele di avvantaggiarsi nella corsa al giovane brasiliano e ulteriori contatti si sono verificati successivamente. Ma a Milano vige la calma, non c’è alcuna fretta di chiudere perché evidentemente un accordo di massima c’è già, anche se i tempi per chiudere l’affare non sono maturi. Casemiro è un centrocampista bravissimo a difendere ma anche a inserirsi, il classico mediano tuttofare che vede la porta. Una manna per il reparto nevralgico di Gasperini, che avrebbe a disposizione un’alternativa fresca, esuberante, dal fisico possente e perfetto per dare fiato ai titolari, in attesa di diventarlo. Su queste basi è nata l’idea di portare in Italia questo ragazzo, uno dei migliori prospetti del calcio sudamericano. Ma la strategia nerazzurra richiede ancora un po’ di pazienza.

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