Caso Brescia, indagato il comandante dei Ros di Milano

Il caso intercettazioni che lo scorso maggio coinvolse esponenti dell'ambienti nerazzurro, legati al pregiudicato Domenico Brescia, vive un altro capitolo clamoroso. La procura di Milano starebbe infatti indagando sulla posizione dell'ex comandante dei Ros Mario Mettifogo, oggi a Moncalieri, accusato di aver diffuso la notizia delle intercettazioni e, quindi, nello specifico, di rivelazione di segreti d'ufficio. La vicenda, marginale all'interno di un'inchiesta ben più grande, fece scalpore, perché riguardò alcuni dirigenti come Rocco Di Stasi e «Spillo» Altobelli, giocatori come Materazzi e Zanetti e l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini, nonchè il suo vice Mihajlovic. Tutti amici di Brescia, al quale si rivolgevano per favori, senza però oltrepassare mai il limite della legalità. Brescia aveva infatti una doppia vita: titolare di un negozio di abbigliamento a Rovello e trafficante di droga nella Brianza. Entrambe le versioni venivano però accomunate dalla passione per l'Inter, che lo portava spesso a frequentare la Pinetina.

La Procura è convinta che i giornali ricevettero queste informazioni da Mettifogo, visto che dai registri della caserma di via Lamarmora nei giorni precedenti la pubblicazione risultano gli ingressi di due giornalisti giudiziari. L'udienza preliminare sisvolgerà a febbraio davanti al Gip Giuseppe Gennari, mentr el'avvocato del comandante, Davide Staccanella, si dice convinto di poter dimostrare l'innocanza del suo assistito.