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Champions, tutto sulle possibili avversarie dell'Inter agli ottavi

di Guglielmo Cannavale

Oggi alle 12 ci sarà l'atteso sorteggio che estrarrà l'avversaria dell'Inter agli ottavi di finale. L'Inter, essendo passata come prima, affronterà una squadra che si è qualificata come seconda nel girone. Tutte e cinque le avversarie sono abbastanza simili come difficoltà, non c'è uno squadrone come il Barcellona. Sono tutte assolutamente alla portata dell'Inter, ma allo stesso tempo tutte possono battere i nerazzurri. Mai sottovalutare un avversario in Champions, ce lo insegna lo Schalke, che ci ha eliminato l'anno scorso.

LIONE ✭✭✭✭

Il cammino in Champions: Il Lione ha dovuto affrontare un girone molto duro, con Real Madrid, Ajax e Dinamo Zagabria. La qualificazione agli ottavi però lascia molti dubbi, perché è arrivata grazie al 7-1 inflitto alla Dinamo Zagabria.

In campionato: Situazione non facile per il Lione in campionato. La concorrenza quest'anno è durissima: c'è il milionario Psg, la sorpresa Montpellier e il Lille campione in carica. Il Lione è quarto alle spalle di questo terzetto, a meno 4 da Montpellier e Psg e a meno 2 dal Lille.

La formazione-tipo: (4-3-3) Lloris; Reveillere, B.Koné (Cris), Lovren, Cissokho - Gourcuff (Grenier), Gonalons, Kallstrom - Briand, Gomis (Lisandro Lopez), Bastos. All. Remi Garde.

La stella: Michel Bastos. Viene accostato ogni anno a un grande club, ma alla fine rimane sempre a Lione. Per esperienza e classe, è il simbolo di un Lione spavaldo.

Occhio anche a: Gourcuff è potenzialmente l'uomo più pericoloso, ma ha molti problemi fisici. Anche Lisandro Lopez non si discute, ma bisogna vedere se a febbraio sarà in condizione. Tra i giovani sono da seguire molto attentamente Gonalons, Lovren e soprattutto Grenier, paragonato a Zidane.

Perché sì: Il Lione è la squadra più di nome tra le 5 candidate, quindi sarebbe minore il rischio di sottovalutare l'avversario. E questo non è il miglior Lione degli ultimi anni, ma una squadra in pieno ricambio generazionale.

Perché no: Nonostante la qualificazione ottenuta in extremis (e tra i sospetti), il Lione rimane una delle nobili d'Europa, classica squadra di seconda fascia che punta ai quarti di finale. La mette sul piano fisico e della corsa e per l'Inter potrebbero esserci dei problemi.

 

MARSIGLIA ✭✭✭ ½

Il cammino in Champions: Come il Lione, anche l'altra francese si è qualificata in extremis. Il gol al novantesimo di Valbuena ha permesso al Marsiglia di accedere agli ottavi. Nel girone aveva Olympiacos, Borussia Dortmund e Arsenal e nel complesso i francesi hanno meritato la qualificazione, giocando decisamente meglio di un deludente Borussia.

In campionato: In Ligue 1 il Marsiglia è ottavo a meno 11 punti dalla coppia di testa, formata da Montpellier e Psg. Non un ruolino di marcia invidiabile, con 6 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte.

La formazione-tipo: (4-2-3-1) Mandanda - Azpilicueta, Diawara, N'Koulou, D.Traore - Alou Diarra (M'Bia), Cheyrou - Lucho Gonzalez, Valbuena, Andre Ayew - Remy (Gignac). All.Deschamps.

La stella: Andre Ayew. Con le sue prestazioni super (12 gol in stagione) ha attirato l'interesse di club come Arsenal e Bayern, oltre a trascinare il Marsiglia agli ottavi.

Occhio anche a: Anche Loic Remy è un giocatore interessante, che ha segnato, come Ayew, 12 gol in stagione. Valbuena e Lucho Gonzalez sono i piedi buoni a centrocampo, in grado di fare la differenza col tiro dalla distanza. In porta Mandanda è una sicurezza e in difesa Azpilicueta spinge molto sulla destra.

Perché sì: Il Marsiglia non è un avversario imbattibile, basta guardare l'ottavo posto in campionato per vedere come le prestazioni della squadra siano molto alterne. Non ha molta esperienza in Champions, a parte Lucho Gonzalez. Da rivedere in difesa.

Perché no: La squadra di Deschamps, che ben conosce il calcio italiano, è un buon mix di giovani ed esperti. In attacco sono pericolosi perché la velocità di Andre Ayew e Remy potrebbe essere letale per la difesa nerazzurra.

 

BAYER LEVERKUSEN ✭✭✭ ½

Il cammino in Champions: Nel girone ha affrontato Chelsea, Valencia e Genk. Un raggruppamento non facile ed equilibrato. Alle spalle del Chelsea, era lotta a due tra Valencia e Leverkusen, con Genk in veste di squadra materasso. A sorpresa il Chelsea ha avuto delle difficoltà e il Bayer ha sfiorato il primo posto: un disastro però il pareggio col Genk nell'ultima partita, che ha costretto i tedeschi al secondo posto. Dopo un grande girone, sono scivolati su una buccia di banana.

La situazione in campionato: Il Bayer è sesto in classifica a 26 punti, a meno 8 punti dalla capolista Bayern. 7 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. Non molti i gol fatti (22), rispetto a Bayern (40), Schalke (33), Borussia Dortmund (31) e Werder (30). Un cammino, per ora, da Europa League.

La formazione-tipo: (4-2-3-1) Leno - Gonzalo Castro, Toprak, Friedrich, Kadlec - Rolfes, Bender - Sam, Ballack, Schurrle - Kiessling (Derdiyok). All. Dutt.

La stella: Michael Ballack. Non può che essere lui il giocatore più rappresentativo del Bayer Leverkusen. L'ex giocatore del Chelsea è il veterano, il giocatore con più esperienza che deve guidare i più giovani. Da valutare le sue condizioni fisiche.

Occhio anche a: Se Ballack è il più famoso del Bayer, il più forte è probabilmente Schurrle, pericolosissimo trequartista. Schurrle gioca tra le linee e parte dalla fascia, di solito da sinistra. Dall'altra parte occhio a Sam, ala destra che può far male. Leno è giovane e sta facendo molto bene in porta. Gonzalo Castro è uno dei migliori terzini destri della Bundes, mentre Rolfes e Bender garantiscono una quantità immensa. In attacco la prima punta è Kiessling, ariete tedesco, o Derdiyok, più pericoloso in contropiede. Due giocatori interessanti, ma forse non ancora da grande squadra.

Perché sì: Sulla carta sono inferiori all'Inter e non hanno molta esperienza internazionale. L'Inter in generale ha un buon feeling con le squadre tedesche (Bayern), anche se l'anno scorso rimane indelebile la sconfitta contro lo Schalke.

Perché no: Il Leverkusen può essere uno Schalke bis. Una squadra che corre molto e che è molto veloce sugli esterni. L'Inter però stavolta non dovrà sottovalutare la sfida. Le squadre tedesche combattono sempre fino alla fine e giocare in Germania non è mai semplice: il tifoso è molto caloroso.

 

ZENIT ✭✭✭ ½

Il cammino in Champions: Lo Zenit riesce a raggiungere gli ottavi al fotofinish. Decisiva la partita finale contro il Porto: i portoghesi, vincendo, sarebbe passati insieme all'Apoel. La squadra di Spalletti, con un catenaccio all'italiana, ha strappato uno 0-0. La vittoria decisiva è stata contro il Porto, a San Pietroburgo, per 3 a 1. Un girone a fasi alterne, iniziato con la clamorosa sconfitta contro l'Apoel.

In campionato: In Russia ci sarà una lunga pausa invernale. Il campionato si è fermato con il Cska in vetta dopo 13 partite. La squadra di Mosca, avversaria dell'Inter nel girone, è a 25 punti con una partita in meno. Lo Zenit insegue a 23 punti, più uno su Lokomotiv e Anzhi. Una buona posizione in classifica che tiene in corsa lo Zenit per il titolo.

La formazione-tipo: (4-2-3-1) Malafeev - Anyukov, Lombaerts, Bruno Alves, Criscito - Denisov, Shrikov - Zyryanov, Fayzulin, Danny - Kerzhakov (Bukharov).

La stella: Luciano Spalletti. L'allenatore italiano è il valore aggiunto di questa squadra, che da quando c'è lui sta facendo molto bene. Poi conosce bene le italiane e soprattutto l'Inter, con cui si contese molti scudetti ai tempi della Roma.

Occhio anche a: Criscito è un ex obiettivo nerazzurro, che ha preferito la Russia all'Inter. In difesa, che è il reparto migliore, sono forti anche Bruno Alves e il terzino Anyuokov. Centrocampo di molta sostanza, che si affida all'inventiva di Danny, l'uomo più pericoloso. Zyryanov e Fayzulin hanno fatto molto bene in Champions. In attacco Kerzhakov e Bukharov si contendono una maglia.

Perché sì: Le trasferte in Russia sono difficili, ma l'Inter negli ultimi anni le ha affrontate con successo. Anche quest'anno, l'Inter è uscita vittoriosa da Mosca. Lo Zenit è una buona squadra ma potrebbe soffrire il tasso tecnico dell'Inter, che è superiore.

Perché no: Spalletti è un mina vagante, perché sa come battere l'Inter. Il gioco basato sulla difesa e il contropiede potrebbe essere pericoloso per i nerazzurri. I russi, vista la pausa, potrebbero essere più riposati a febbraio.

 

BASILEA ✭✭✭

Il cammino in Champions: Il Basilea è la grande sorpresa dei gironi, perché ha eliminato addirittura il Manchester United. Il cammino degli svizzeri è stato sorprendente: pareggio a Old Trafford a Benfica, vittoria finale proprio contro il Manchester United nella sfida decisiva.

In campionato: Il campionato svizzero non è particolarmente insidioso e il Basilea lo sta dominando. Dopo 18 partite è primo a 38 punti, a più 7 su Sion e Lucerna. Con il campionato praticamente in tasca si potrà concentrare tutto sulla Champions, non avendo niente da perdere.

La formazione-tipo: (4-4-2) Sommer - Steinhofer, Abraham, Dragovic, Park - Shaquiri, Cabral, Xhaka, F.Frei - A.Frei, Streller. All. Vogel.

La stella: Alexander Frei. Il Basilea non può fare a meno del suo simbolo, che è stato decisivo anche per la qualificazione.

Occhio anche a: Molto interessante il giovane Shaquiri, che infatti piace a molte squadre d'Italia e d'Europa. Ha sorpreso in questo inizio di stagione Fabien Frei, che in Champions ha fatto davvero benissimo. Streller è il bomber di sfondamento.

Perché sì: Sulla carta è la più debole delle 5, ma è quella che ha battuto l'avversario più forte. Però il Basilea rimane la cenerentola di questa Champions, la grande sorpresa degli ottavi insieme all'Apoel.

Perché no: Come detto, il Basilea è riuscito nell'impresa di battere il Manchester United in casa e di pareggiare 3-3 a Old Trafford. Cosa non da tutti. Solo per questo sono una squadra da prendere con le molle.


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