Chiellini, ricorda: audaces fortuna iuvat, e conoscendo Mourinho...
A criticare l'Inter, lo sappiamo, sono bravi tutti. E anche dopo una bella, meritata ed importante vittoria europea contro la Dinamo Kiev, c'è chi ha giudicato una squadra che ha stradominato una partita per un tempo intero addirittura "fortunata". Un esempio a caso, il difensore juventino Giorgio Chiellini. Beh, se l'Inter è stata fortunata a Kiev, con Eto'o che si divorava reti clamorose e Balotelli idem, allora ci scappa quasi da ridere. Probabilmente, il Chiello non avrà visto la partita, oppure non l'avrà saputa giudicare, perchè qui le sue qualità da giocatore non vengono assolutamente messe in dubbio, ma la sua qualità di giudizio, visto ciò che ha detto, assolutamente sì. Magari, un pò di fortuna ci sarà anche stata, una deviazione fortuita o una palla sfuggita al portiere, ma non si può giudicare l'Inter "fortunata", assolutamente. Il motivo? Semplice, lo ha esposto anche Diego Milito. "Noi lavoriamo diverse ore per allenare la nostra fortuna", ha detto il Principe, lasciando intendere che non c'è solo quello, ma anche quello.
Già, quel pizzico di fortuna, e non un'intera partita vinta solo con la fortuna (e c'è differenza), che serve nel calcio come nella vita, nella finale di Champions League come nel torneo amatoriale di briscola. E poi, non è davvero tanto bello sentire una predica che sa tanto di 'rosicata' da parte di chi vinceva 2-0 con l'ottimo Napoli di Mazzarri ma è stato capace di subire tre reti in mezz'ora. Beh, se l'Inter è stata fortunata, allora, caro Chiellini, vorremmo ricordarti che quel pizzico, e continuo a sottolineare pizzico, di fortuna, è arrivato proprio perchè un signor allenatore chiamato Josè Mourinho ha saputo rischiare. Ha giocato con una difesa a tre, con Milito, Sneijder, Eto'o, Balotelli, Muntari offensivo e con Motta dall'inserimento facile tutti insieme, e con il cavallone Maicon che spingeva sull'esterno. Un rischio, già, ma i latini, sempre superiori, dicevano: Audaces fortuna iuvat, la fortuna aiuta gli audaci. Mourinho ha sempre dimostrato di saper rischiare, poi c'è la volta che ti va bene e quella che ti va male, ma la vita è così, tanto che una delle frasi più celebri di Josè da Setubàl è la seguente: "Nel calcio, per vincere si deve rischiare. E se perdiamo per due o tre a zero rischiando, mi assumo tutte le responsabilità". Posso comprendere che durante un'intervista non possa balzarti alla mente un passo dell'Eneide di Virgilio dove vi è l'esortazione ad attaccare di Enea rivolta da Turno ai suoi uomini (proprio la frase audaces fortuna iuvat), ma prima di definire l'Inter di martedì "fortunata", un ragionamento magari un filo più approfondito, andrebbe davvero fatto.