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Chivu a SM: "I rigori sono una lotteria. Lautaro dalla panchina? Non vogliamo perdere giocatori per strada"

di Stefano Bertocchi

Raggiunto da SportMediaset dopo il triplice fischio di Riad, Cristian Chivu commenta a caldo la semifinale di Supercoppa Italiana tra Bologna e Inter che ha vistro trionfare gli emiliani ai calci di rigore: "I calci di rigore sono una lotteria, a me basta il coraggio di alzare il braccio e di dire di andare al batterlo - dice il tecnico nerazzurro -. È una cosa che non si può allenare, è un'emozione che è difficile da gestire. Mi prendo la personalità di questi campioni che hanno fatto una grande gara, soprattutto nel secondo tempo. Hanno messo cose che voglio sempre vedere nella mia squadra". 

Cosa non vi è piaciuto in questa partita? Qualche episodio arbitrale? Abbiamo visto tensione in panchina...
"Non parlo di arbitri, hanno il VAR e possono rivedere le cose. Io guardo il gruppo, mi preoccupo di come migliorare. Nel bene e nel male si va avanti sempre a testa alta, bisogna imparare che si può sbagliare da tutte le parti. Non ho niente da recriminare, si va avanti". 

Qual è stata la più grande difficoltà?
"Subito dopo il gol, la loro pressione. Abbiamo faticato a trovare le vie d'uscita, mentre nel secondo abbiamo preso il dominio del campo e abbiamo giocato di più nella loro metà campo e siamo riusciti a creare qualche situazione. Nel calcio però se non fai gol poi si arriva ai calci di rigore... è una lotteria". 

Perché Lautaro dalla panchina? Volevi risparmiarlo per l'eventuale finale?
"Non mi permetto di pensare alla finale o alla prossima partita, era l'ottava partita in 20 giorni e anche lui aveva bisogno di riposo. A gennaio avremo tante partite importanti e devi essere al 100%, ora non vogliamo perdere giocatori per strada. Vale anche per Akanji e Calhanoglu. Gli impegni sono tanti, il gruppo va gestito e ha dimostrato che è all'altezza di tutte le competizioni a cui ha partecipato". 

Grande coraggio nel lanciare Martinez in una partita così.
"Io ne ho 25 che meritano di giocare, che hanno bisogno di giocare, di possibilità e di fiducia. La squadra ha ambizioni grandi, ma la stagione è lunga e c'è bisogno sempre di tutti" .


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