Chivu è la chiave per aprire l'Ajax: Vertonghen l'idea, Eriksen il sogno
Una chiave improvvisa tra le mani di Marco Branca. Le dichiarazioni di Franck De Boer, tecnico dell'Ajax, che ha ammesso di non vedere l'ora di riabbracciare in terra olandese Cristian Chivu, hanno illuminato il mercato nerazzurro. Si parla di spiragli per adesso, chiaro, ma l'Inter può sfruttare la pedina Chivu in maniera intelligente qualora si andasse veramente sulla via della scadenza contrattuale a giugno senza rinnovo, che sembra ormai la soluzione più probabile, visto che nessuno in Corso Vittorio Emanuele finora ha alzato la cornetta per comunicare a Vitor Becali che c'è intenzione di rinnovare. L'Inter, insomma, è intenzionata a smaltire il pesante ingaggio del romeno puntando su un elemento più giovane e con un ingaggio a confronto quasi tre volte inferiore, ovvero Juan dell'Internacional.
Eppure, lo stesso signor Becali ha smentito contatti con l'Ajax, senza però negare che con un'offerta alta Chivu possa lasciare Milano già a gennaio. In effetti, pare che l'Ajax non si sia ancora mosso proprio perché vuole capire che strategia attuare: aspettare giugno per prenderlo rischiando di vederselo soffiare da un'altra società, oppure portarlo a casa già a gennaio in cambio di qualche altra pedina o di una contropartita esclusivamente economica? L'entourage di Cristian aspetta e ovviamente smentisce qualcosa che ancora non c'è ma è in fase di preparazione, l'Inter invece gioca proprio sulla volontà assoluta dell'Ajax di riprendere Chivu. E se si chiudesse in tempi brevi l'operazione Juan decidendo così di non rinnovare a Chivu, si potrebbe lavorare proprio con i lancieri per qualche operazione che non preveda esborsi economici clamorosi.
In Olanda fanno il nome di Jan Vertonghen, un elemento che l'Inter segue da tempo e che diventa a questo punto accessibile: lo stesso De Boer ha ammesso che proprio la partenza del belga implicherebbe un assalto a Chivu per registrare la difesa, ma se si proponesse uno scambio con minimo conguaglio economico da parte dell'Inter l'idea potrebbe diventare una trattativa. Più difficile pensare a questa opzione però se l'Inter invece chiudesse realmente l'affare Juan con l'Internacional di Porto Alegre, primo perché Vertonghen in Champions non sarebbe utilizzabile, e secondo perché Juan costerebbe molto meno anche di ingaggio, è più giovane e completerebbe il reparto difensivo: con Lucio, Ranocchia, Samuel, Juan e all'occorrenza Cordoba o Caldirola non sarebbe necessario un altro centrale, visto che anche l'argentino è in odore di rinnovo, il brasiliano ha rinnovato e Ranocchia rimarrà di certo. Quattro centrali più due alternative valide pronte bastano e avanzano.
Vertonghen quindi può essere un'idea ma bisogna aspettare, più complesso arrivare invece al grande sogno dell'Inter e di tutte le grandi d'Europa in questo momento, che risponde al nome di Christian Eriksen. Uno dei '92 più forti al mondo se non il più forte, erede designato di Wesley Sneijder, al centro del progetto Ajax che però sa di poter perdere presto il proprio gioiello perché le big europee ci hanno messo gli occhi. Ha già 18 gettoni con la Nazionale danese, dal 2010 milita nella prima squadra dell'Ajax, è un talento di qualità inestimabile sul quale anche l'Inter ha messo gli occhi. E se in cambio di un Chivu 'anticipato' si strappasse un'opzione per il futuro? D'altronde, per un eventuale dopo-Sneijder, se Wesley volesse andar via, il nome di Eriksen potrebbe stuzzicare perché giovane e in rampa di lancio. Il Barça, il City e il Chelsea lo monitorano da tempo, Christian è un talento di cui innamorarsi, anche perché è nato il 14 di febbraio: chissà che Cupido non abbia colpito anche l'Inter...
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