Chivu in conferenza: "Non cerco reputazione, a me interessa l'Inter. Il gol che mi ha reso più felice? Il terzo"
Fonte: Dall'inviato a San Siro
Cristian Chivu, allenatore dell'Inter, si presenta in conferenza stampa a San Siro per parlare con i cronisti intervenuti l'esito della gara contro il Como. Parole che FcInterNews.it vi riporta con il proprio inviato:
Partita ben fatta dall'Inter, con l'approccio giusto. Qual è la tua fotografia di questo momento e di questa partita?
"Il coraggio di questi ragazzi di prendere la squadra alta, di prendersi qualche rischio nell'agonismo e nella voglia di rubare palloni. Nei primi venti minuti abbiamo speso tanto ma l'abbiamo sbloccata, poi abbiamo capito i momenti della partita. Va riconosciuto il merito all'avversario che ci ha fatti abbassare un po', forse serviva un po' di pazienza a fine primo tempo. Nella ripresa con qualche transizione fatta bene siamo riusciti a chiuderla".
Sono tre punti che possono dare qualcosa in più?
"Sono sempre tre punti che possono aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi".
Ha visto la classifica?
"No, so che siamo a meno uno dal primo posto. Anche se loro non hanno giocato...".
I gol da quinto a quinto sono quelli che fanno felici gli allenatori?
"Io sono stato più felice per il terzo gol, per la cattiveria che hanno messo i ragazzi e che ha portato al gol di Calhanoglu. Nel quarto gol ho visto le preventive. Sono felice per quello che stanno facendo tutti i giorni, sono bravi e hanno voglia di migliorarsi".
Sul 2-0 quattro giocatori dell'Inter si sono spesi sul recupero palla ed è nato il gol di Calhanoglu. Questa è la cosa che avete dato in più oggi?
"Ho una battuta coi ragazzi, che non posso dire qua e loro mi prendono pure per i fondelli e iniziano a dirmi certe cose, anche Lautaro si è messo in mezzo. Sono contento perché i ragazzi hanno voglia di mantenere quanto si è costruito di bello in questi quattro anni dopo le critiche subite, dopo che sono stati definiti falliti. Loro volevano stare qua e fare belle cose, sono bravi, forti e meritano di crescere e di godersi il bello del calcio".
Stasera l'ha vissuta come un duello con Fabregas?
"Non ho tempo di pensare, finisce una partita e ne comincia un'altra. Avevo il dovere di mettere i ragazzi nelle migliori condizioni per fare una bella partita e l'hanno fatta. Io non sono a caccia di reputazione, mi interessa l'Inter; mi interessa il gruppo, l'ordine, la disciplina da portare nel quotidiano. Io mi sento l'ultima ruota del carro, ho amore per il mestiere".
Quanto l'ha soddisfatta la prova di Luis Henrique?
"Penso che sia il momento di parlare della squadra, per loro ho sempre speso qualche parola in più però ora possiamo smettere di chiedere di loro. Fanno parte dell'Inter, lo hanno dimostrato. Si sono integrati bene lavorando sodo e con pazienza. Poi è merito dei compagni, dello staff che li ha aiutati a integrarsi. Ora sono giocatori dell'Inter e vanno trattati come tali".