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Chivu: "Partite che servono a crescere. Tra primo e secondo tempo abbiamo capito che era importante crederci"

di Egle Patanè
Fonte: Dall'inviato Mattia Zangari

Dopo il pareggio per 2-2 tra l'Inter Primavera e il Bayern Monaco, l'allenatore dei nerazzurrini Cristian Chivu si è presentato anche ai microfoni dei giornalisti presenti in zona mista per fare un bilancio di questa prima gara europea: "Abbiamo scelto di percorrere questa strada: siamo un gruppo nuovo, anzi tre gruppi nuovi. L’anno scorso facevamo su e giù tra primavera e categorie più piccole. Abbiamo scelto di continuare con loro e di dargli la possibilità di crescere e giocare - ha detto a proposito dei tanti giovanissimi lanciati quest'anno -. Magari paghiamo un po’ i risultati in questo momento perché abbiamo fatto una preparazione breve e non abbiamo avuto tempo di lavorare tanto però questo tipo di partite servono a livello caratteriale e di fiducia per far capire loro che è un gruppo forte e applicato. Tecnicamente non è male, bisogna solo tirare fuori un po’ più il carattere e capire che le partite sono fatte di dettagli. Più errori fai, più hai possibilità di pagarli alla fine. C’è soddisfazione e siamo tutti contenti perché iniziamo e finiamo la partita con dei 2005 in campo, questo è importantissimo perché il nostro settore giovanile ha fatto questa scelta e noi siamo felici di questo, speriamo di farli crescere nella maniera più giusta possibile". 

FcIN - Tra primo e secondo tempo c’è stata una metamorfosi. Cosa ha detto ai ragazzi tra primo e secondo tempo?
“È importante crederci. Avevamo capito che continuando con quel livello alto di emotività non potevamo andare avanti, non avevamo niente da perdere e siamo riusciti a trasmettere e a dare qualcosa in più dal punto di vista del gioco ma anche per la voglia di andare a vincere contrasti o duelli, tutto quello che non siamo riusciti a fare nel primo tempo. Chi è entrato dalla panchina lo ha fatto benissimo e chi era in campo si è sbloccato magari da quell’emotività che aveva nel primo tempo. Ricordo l’anno scorso con il Real, il primo tempo è stato simile a questo, poi nel secondo tempo abbiamo dato qualcosina in più. Quando hai ragazzini giovani che affrontano in Youth League squadre come Bayern Monaco, Real Madrid… sapevano anche fosse una partita televisiva e che si sarebbero potuti far notare… Spesso dimentichiamo che sono dei ragazzi”.


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