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Chivu: "Sono contento del risultato, del resto dite che conta molto. Non mi interessa quello che dice Conte"

di Christian Liotta

Una vittoria che avrebbe potuto anche essere più ampia, al di là di un paio di brividi. Ma basta l’unghiata di Lautaro Martinez all’Inter per portare a casa un successo d’oro contro l’Atalanta e chiudere questo 2025 dai ricordi agrodolci col primato solitario in Serie A. Questo il primo commento ai microfoni di DAZN del tecnico nerazzurro Cristian Chivu.

Quanto è contento del fatto che l’Inter sia uscita dalla sua comfort zone, visto il cambio di Thuram per Esposito che poi ha fatto l’assist per Lautaro?
“Sono contento della prestazione di Marcus che si è dato da fare, ha impegnato i difensori, ha corso e fatto le pressioni giuste. Poi quando ci è sembrato non ne avesse più è entrato Pio che ha mandato in porta Lautaro. Ma sono contento dell’atteggiamento di tutta la squadra, nel primo tempo abbiamo giocato di più poi loro nella ripresa hanno alzato quella che è la loro contromisura che era venire a uomo. Siamo contenti del risultato perché mi insegnate che conta spesso e molto”.

Esposito è entrato subito con la testa giusta, non è facile per i ragazzi. Sembra che sia innamorato di Lautaro e Thuram, quanto è importante avere due esempi così belli per lui?
“Ma dentro c’è anche Ange Bonny, non dimentichiamolo. Sono ragazzi che si impegnano e si sono fatti volere bene dal gruppo, danno sempre il loro apporto sia dall’inizio sia subentrando. Siamo felici di avere quattro attaccanti che stanno fornendo questo apporto”.

Il primo posto di questo fine 2025 è qualcosa di scontato?
“Nel calcio niente è scontato. Per arrivare a essere competitivi bisogna osare e mostrare in campo. Il campo dice questo ma siamo a dicembre, non è nemmeno finito il girone di andata. Sappiamo che la strada è ancora lunga, che vogliamo essere competitivi, che dobbiamo lavorare e che a volte dobbiamo lottare contro le ingiustizie e contro chi pensa che tutto sia scontato. Ma noi sappiamo che poi il campo è quello che dimostra il valore reale di una squadra e di una competizione. Stiamo provando in tutti i modi, nel bene e nel male, cercando di battere colpo su colpo. Siamo sempre a testa alta, reagiamo alle difficoltà e siamo pronti a lottare e lavorare ancora di più”.

Anche le frecciatine di Conte rientrano nelle cose con le quali lottare?
“Quello che dice Conte non mi interessa”.

La parola chiave del 2025 è fiducia, quella che lei ha ridato ai giocatori. Per il 2026 quale sarà?
“C’è ancora da finire il 2025; faccio fatica a pensarci ora, mi gira la testa. Magari alla prima partita del 2026 ve lo dirò”.

A inizio 2026 ci sarà il Bologna?
“Spero di esserci”, chiosa tra le risate generali.


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