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Compattezza difensiva e un Samuel rinvigorito: l'Inter diventa blindata

di Alberto Casavecchia

Pochi minuti dopo la fine del match contro il Genoa, che è valso la seconda vittoria consecutiva in campionato per gli uomini di Claudio Ranieri (con uno zero nella casella dei gol subiti), il numero uno nerazzurro Julio Cesar ha salutato con grande entusiasmo l'imbattibilità nerazzurra, salita a 180 minuti, affermando che la fase divensiva nerazzurra era un fattore molto importante negli anni dei trionfi. L'Inter, nelle ultime settimane, ha messo a segno quattro vittorie su cinque partite, riportandosi così nella parte alta della classifica, nella zona europea, al sesto posto e a meno un punto dal Napoli. Viene così confermata l'ottima tradizione che vede le squadre di Claudio Ranieri ingranare le marce alte nel mese di dicembre. Il tutto grazie a una ritrovata fiducia e compattezza difensiva.

Il tecnico romano sta lavorando benissimo sulla fase di difesa e i primi frutti si sono visti in queste ultime due gare. Se la gara contro la Fiorentina non poteva essere un test attendibile, vista la scarsissima vena dei ragazzi di Delio Rossi, la retroguardia nerazzurra ha ben resistito al forcing finale del Genoa lo scorso martedì, chiudendosi in maniera serrata senza soffrire. Merito dei centrocampisti che, con il migliorare della loro condizione fisica, riescono sempre di più a fare filtro e a far respirare la retroguardia. Merito anche degli esterni che ripiegano e danno una mano al terzino: se da un lato Marco Davide Faraoni è più propenso alla copertura, stupisce invece Ricardo Alvarez, il quale sta imparando l'arte della polivalenza tattica.

Ma molto del merito va alla ritrovata forma fisica di Walter Samuel, autentico muro difensivo nerazzurro. L'argentino ha ritrovato fiducia e capacità di guidare un reparto che nelle prime giornate ha incassato 16 gol e fatto la miseria di 8 punti. Con lui Andrea Ranocchia e Lucio hanno ritrovato fiducia e autostima. Non è un caso che, lo scorso anno, dopo il suo infortunio al legamento crociato, la squadra passò da una media di mezzo gol subito a una media di un gol abbondante a gara (42 in 38 partite). Il suo contributo alla causa è fondamentale e serve per poter ritrovare quella forza tipica degli anni di successi italiani ed europei, nei quali l'Inter era una linea difensiva imperforabile.


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