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Conte-dirigenza, nessuna guerra fredda dopo Sassuolo-Inter. Zhang è soddisfatto, ora aspetta una conferma in Champions

di Mattia Zangari

Nessuna 'guerra fredda' tra la dirigenza e Antonio Conte, che pure dopo il 3-0 rifilato al Sassuolo dalla sua Inter è tornato a punzecchiare i suoi superiori dopo tre mesi senza polemiche e "sparate" di fronte ai media: "Io non posso essere l'unica soluzione per riportare l'Inter in alto. Con la barca in tempesta, si deve remare tutti dalla stessa parte per non lasciare che qualcuno affondi. Mi auguro che siamo tutti sulla stessa barca". Parole che - si legge sul Corriere dello Sport - in Viale della Liberazione hanno creato solo qualche perplessità. Niente di più, come testimoniato da ciò che è accaduto ieri mattina alla Pinetina: complici i tamponi previsti dal protocollo Uefa, gli ad Marotta e Antonello, il ds Ausilio e il suo vice Baccin erano tutti al centro sportivo, dove si respirava serenità e cordialità come successo dal vertice di Villa Bellini in poi. "Lo sfogo del giorno prima di Antonio, i cui destinatari (pur non nominati) parevano Marotta e Ausilio, non è stato menzionato e, se da un lato il tecnico spera che in futuro le cose vadano un po' più come lui vorrebbe, dall'altro i dirigenti si augurano che questi temporali non tornino a essere una costante (...) Un Conte così tonico, però, secondo il club porterà l'Inter a essere ancora più affamata", si legge sul quotidiano romano.

In più, c'è da registrare la soddisfazione di Steven Zhang per la "rinascita" post-Champions: il presidente, in costante contatto con il pianeta nerazzurro da Shanghai, ora spera in una prestazione importante contro il Gladbach, almeno per rimandare la sentenza definitiva sul cammino europeo all'ultima giornata del girone B. Ha fiducia che quella di sabato possa essere una svolta e aspetta una conferma. Senza dare troppo peso a certe parole "fuori posto" di Conte che apprezza e stima moltissimo. 


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