Conte: "Gol dopo il rosso, poteva uccidere un elefante ma non noi. Un orgoglio 18 punti prima della Juve"
L'Inter ottiene ancora una volta il bottino pieno: supera la Sampdoria per 3-1 e prosegue nel suo ruolino di marcia immacolato in campionato, mantenendo due punti di vantaggio sulla Juventus prossima avversaria dei nerazzurri. Queste le prime impressioni del tecnico nerazzurro Antonio Conte, rilasciate ai microfoni di Sky Sport dopo il triplice fischio di Calvarese, dopo un siparietto con Massimo Ambrosini.
Partiamo dai numeri: solo Herrera ha fatto meglio come partenza, segnale di maturità con Barcellona e Juve in arrivo. E' soddisfatto o qualcosa da sistemare c'è?
"Sicuramente sono soddisfatto della vittoria e della prestazione, queste partite se le giochi così, con tanta chiarezza di idee, vanno chiuse. Nel primo tempo abbiamo chiuso 2-0 e potevamo segnare ancora, poi accade l'imponderabile: espulsione e gol dopo occasione clamorosa. Poteva ammazzare chiunque ma non noi, i ragazzi sono stati bravi a gestire una situazione complessa e a tenere botta. Dalla panchina siamo riusciti a equilibrare una situazione che doveva essere più da combattimento. Abbiamo fatto il terzo gol e creato un'altra occasione con Lukaku. Sono contento perché dopo due minuti era successo l'imponderabile, quel gol del 2-1 poteva ammazzare un elefante".
E' andata bene a Sanchez comunque.
"Sono situazioni particolari, io catechizzo chi viene ammonito subito come Bastoni, che ha fatto una grandissima partita. Alcune volte puoi togliere giocatori come feci con Barella, altre volte più che raccomandarti non puoi fare. Dobbiamo migliorare sotto questo punto di vista, ma è un'esperienza che si aggiunge al nostro cammino sapendo che devi migliorare per evitare che ricapiti e compromettere il tutto".
Passo in avanti nella crescita del gruppo?
"Sono contento dell'interpretazione data dai ragazzi. Ho fatto il calciatore, capisco che una partita che domani per ritrovarti in 10 contro 11 può finire in un'imbarcata. Noi invece abbiamo tenuto botta, è una questione di mentalità. Abbiamo attaccato anche dopo il terzo gol, poi siamo stati bravi a difendere il vantaggio. Ora ci godiamo questa vittoria".
Due settimane fa l'Inter, avanti di un uomo, soffrì con l'Udinese. Oggi con la Sampdoria è arrivata una prova completamente diversa. Questo è il momento di crescita più concreto.
"E' un passo avanti, ci mancava come esperienza e vedo il bicchiere mezzo pieno. Preferirei vivere serate più tranquille emotivamente, abbiamo giocato un primo tempo di altissimo livello. Ma trovarci in certe situazioni ci fortifica, ci fa capire che lavorando tutti insieme anche in 10 si può vincere. Bravi i ragazzi, anche se avrei evitato questo dispendio di energie fisiche essendo la quinta partita in 12-13 giorni. Siamo dovuti andare a tirare fuori quello che avevamo, ora dovremo recuperare per il Barcellona, una sfida che darà grandi motivazioni. La Juve? Ora concentriamoci sul Barcellona, andiamo step by step".
Oggi primo tempo migliore della stagione, la squadra ha fatto vedere cose che si erano solo intraviste.
"Il mio calcio è sempre organizzato, vogliamo sempre giocare palla e lavorare in situazioni di possesso. Abbiamo fatto bene anche in altre partite, solo che oggi lo abbiamo fatto benissimo nel primo tempo. Dobbiamo farlo con più continuità, anche in altre partite ci sono state situazioni che ti han fatto capire che c'è un'idea precisa. Poi è giusto metterci il carattere, questo è importante per vincere: non basta giocare bene, per vincere devi avere qualcosa in più e metterla in campo. Ho sempre portato le mie squadre a giocare, do sempre un'idea; poi va molto per mode, oggi in Italia usano molto il sistema mio, in Inghilterra ora va a tre anche la Nazionale".
Ha visto qualche gara della Juve?
"Mi è capitato di vedere qualche partita. E' una squadra forte, che viene da otto scudetti vinti in maniera importante, tanti a mani basse. C'è poco da dire. Però ci rende orgogliosi il fatto di arrivare comunque allo scontro diretto con 18 punti. Ma viaggiamo bassi di partita in partita, il tempo dirà quali saranno le nostre ambizioni".
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