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Conte: "Il secondo per me è il primo dei perdenti. Lautaro? Certe voci insultano la sua intelligenza"

di Christian Liotta

Non accadeva da diverso tempo: l'Inter esce da San Siro con uno 0-0 insipido, frenata dalla Fiorentina nonostante la squadra nerazzurra abbia avuto le migliori occasioni del match. Questo il primo commento di Antonio Conte, tecnico nerazzurro, ai microfoni di Sky Sport:

Alla fine mancano i due punti per via delle occasioni sbagliate?
"Per me è stata una buona partita da parte nostra, fatta con la giusta intensità e buone trame di gioco. E' inevitabile segnare e non siamo stati fortunatissimi stasera, colpendo due legni... Ma ho poco da dire ai ragazzi che ci hanno messo la voglia, e per cercare di vincere abbiamo rischiato di perderla. Onore alla Fiorentina che ha giocato una buona partita a livello difensivo".

Nelle facce dei giocatori c'è delusione, si avverte la sensazione che si poteva fare di più. E' su questo che stai lavorando?
"Quando lasci dei punti è perché ci sono mancanze. Stiamo cercando di capire determinati momenti e determinate situazioni, poi dobbiamo avere il killer istinct. Sono contento che i giocatori siano delusi dal risultato, vuol dire che qualcosa sto lasciando". 

Quanto è importante arrivare secondi? Gli ultimi tre impegni li affronterai per ottenere il massimo in campionato o pensando al Getafe?
"I ragazzi sanno che ad ogni partita devono dare il massimo, senza pensare o programmare. Per noi è importante ogni partita, deve essere un test per dimostrare che il lavoro che stiamo facendo sta dando dei frutti. A volte raccogli di più di quanto semini, ma penso che questa squadra abbia raccolto di meno. Mancano tre partite e i ragazzi sanno che non vogliamo accontentarci, al di là del fatto che l'obiettivo Champions è stato raggiunto con ampio margine. Vogliamo giocare in maniera onesta, abbiamo il Genoa che gioca per la salvezza, poi il Napoli che lotta per il quinto posto e infine l'Atalanta. Ma è tanto per vedere la crescita della squadra, il risultato non conta tantissimo. Il secondo è il primo dei perdenti, poi c'è chi si accontenta anche di questo, ma per me il secondo posto non ha significato".

Il Lautaro visto pre-blocco sembrava avere più fame. Questa è un'impressione anche tua? Le voci lo distraggono?
"Non penso, stiamo parlando di un ragazzo di 22 anni che l'anno scorso non ha giocato tantissimo. Quest'anno si è affermato ma ha un percorso davanti a lui. Non è un giocatore già fatto, ha una strada da fare. Può alternare nella fase di crescita momenti positivi e meno positivi. Poi a me interessa che si impegni al massimo, è una questione di rispetto nei confronti miei e della squadra. Noi siamo contenti, se no sarebbero guai. Queste voci intorno a lui danno fastidio perché insultano l'intelligenza del ragazzo, si semina zizzania dicendo che pensa ad un'altra squadra. Ma questo è un percorso di crescita con alti e bassi che vanno accettati".

Cosa bisognerà fare per non essere i primi dei perdenti?
"Questi discorsi li rinviamo a fine stagione. Dobbiamo finire questa con un'Europa League da affrontare e penso sia giusto rimanere molto concentrati su questa stagione e poi pensare alla prossima". 


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