.

Conte in conferenza: "Rammarico per i punti persi con Sassuolo e Bologna. Lukaku atipico, Messi fantacalcio"

di Stefano Bertocchi

"Penso che abbiamo fatto 76 punti che è un buon bottino, ma sono sicuro che non basti per vincere. Il campionato sarà vinto da qualcun altro, noi dobbiamo avere l’ambizione per cercare di arrivare più in alto possibile perché poi al di là del piazzamento rimangono dei numeri freddi che testimoniano il buon o cattivo lavoro". Dopo il triplice fischio di Davide Massa, Antonio Conte si presenta nella pancia del Ferraris per analizzare la prestazione dell'Inter contro il Genoa. Ecco le dichiarazioni del tecnico nerazzurro nella conferenza stampa post-partita.

Ripensando ai punti persi, hai rammarico?
"Se devo scegliere partite dove ero amareggiato ne scelgo due: Sassuolo e Bologna. Con una ho preso il pareggio al 90’ dopo aver fatto gol all'86', con il Bologna abbiamo perso con loro in dieci dopo aver sbagliato un rigore. C’è stato grande rammarico e arrabbiatura da parte mia, in altre partite abbiamo dato tutto, come a Verona e con la Fiorentina. Ci sono annate dove semini poco e raccogli tanto, noi abbiamo seminato tanto e raccolto poco. Anche quando alla fine vinci, la fortuna è dalla tua parte a prescindere. Quest’anno però tante cose non sono girate nella giusta maniera, ma i ragazzi sono professionisti e hanno voglia di fare qualcosa di importante e di migliorare rispetto agli ultimi anni. E quindi va dato merito a loro. E qualche numero che ci conforta c’è".

Quanti attaccanti più forti di Lukaku esistono?
"Romelu è un calciatore atipico perché nonostante sia 1,90 di altezza è anche veloce, può fare da riferimento ma anche dalla metà campo attacca lo spazio come un giocatore di football americano. Ho insistito per averlo qui e può ancora crescere tanto nel tocco di palla e nella pulizia, nell’attaccare la porta con cattiveria. Ha solo 27 anni e se ha voglia di continuare a crescere, e ne ha voglia, ha dei margini importanti e notevoli".

Capitolo rimpianti: l’Inter ha perso 20 punti da situazioni di vantaggio. Questo può aiutare in vista del futuro?
"Alla fine ci sono delle situazioni in cui ci devi passare per capire e per cercare di evitare di ripetere gli errori. Come ho detto prima ho due partite di rimpianto, Sassuolo e Bologna: siamo colpevoli, abbiamo lasciato 5 punti. Nelle altre sinceramente i ragazzi hanno dato tutto, mentre in quelle hanno dato tutto ma è mancato l’istinto killer per ammazzare la partita. Non erano da perdere: per una squadra che ha l’ambizione di vincere non lo devi fare, ma l’importante è non perseverare nell’errore. E se capisci ne esci ancora più forte".

Sogna di allenare Messi un giorno?
"Penso che abbia già risposto il nostro direttore (Marotta, ndr). Stiamo parlando di fantacalcio, in questo momento non è una situazione accostabile all’Inter per tantissimi motivi. Non penso ci sia un pazzo al mondo che non voglia Messi, ma sono situazioni che sono molto lontane dall’Inter, da quello che si sta facendo e che si sta cercando di fare e di costruire. Abbiamo bisogno di creare una base solida, e poi eventualmente... Questo è fantacalcio, ma in queste situazioni la squadra accostata è sempre l’Inter: non è la prima volta che ci accostano Messi, nonostante le smentite. Però ci piace questa cosa che ci siamo sempre noi di mezzo. Lo dico giusto per non dire che è una fesseria quello che è stato scritto".


Altre notizie