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Conte: "La pausa mi ha dato il tempo per migliorare l'Inter. La mentalità sta crescendo, sono orgoglioso"

di Mattia Zangari
Fonte: inter.it

"La sospensione della Serie A a causa dell'emergenza Covid-19 ha rappresentato sicuramente una situazione nuova per tutti, è difficile dire che tipo di influenza possa avere questo stop. Per noi è stata un'opportunità per lavorare, per rivedere i primi sette mesi, le cose negative e quelle positive. Abbiamo cercato di ottimizzare il tempo, di studiare nuove soluzioni e situazioni". Lo ha detto Antonio Conte, tecnico dell'Inter, protagonista di una lunga intervista alla tv cinese PP Sports del gruppo Suning. 

"La quarantena - spiega il tecnico nerazzurro - ha dato modo di vivere maggiormente alcuni aspetti, come la famiglia: ho dedicato più tempo a mia figlia, cosa che difficilmente puoi fare normalmente visto che il lavoro ti porta spesso lontano da casa. Anche la gestione degli allenamenti è stata una situazione totalmente nuova e devo ringraziare i giocatori per la grande professionalità e disponibilità mostrata. Il mio staff è stato molto prezioso, e lo ringrazio: abbiamo fatto un ottimo lavoro, siamo rimasti vicini ai ragazzi in un momento così delicato con delle video-chiamate".

Dal punto di vista sportivo, Conte spiega così le novità introdotte da questa sosta forzata: "Insieme a Pintus e Coratti abbiamo cercato di preparare un programma. È una situazione molto diversa, c’è stato uno stop di due mesi. Abbiamo ripreso con l’attività individuale, che è stata la scelta migliore per riportarli nello stato di forma migliore. È stata sicuramente una situazione nuova, con carichi di lavoro da gestire: abbiamo scelto di fare un allenamento al giorno per consentire ai ragazzi di recuperare, poi un giorno libero ogni sei. Però abbiamo lavorato e sono contento per quello che abbiamo fatto, dal punto di vista tecnico, fisico e delle video-analisi. Penso di aver sfruttato personalmente questo tempo per analizzare la rosa, fare valutazioni, vedere cose positive e negative e apportare correttivi. Il lato positivo è aver avuto tempo per focalizzarmi e cercare aspetti per migliorare. Non abbiamo potuto fare test per valutare il lavoro settimanale, è in partita che trovi le risposte dai calciatori per vedere se hanno imparato o meno e le cose da migliorare. Siamo curiosi di capire le risposte che ci saranno". 

La ripartenza del calcio, almeno per un po', sarà caratterizzata da gara in stadi deserti: "Le partite a porte chiuse, senza tifosi, sono strane, diverse. Giocare con il pubblico è troppo importante, ma bisogna far fronte a questa emergenza sperando che quanto prima si possa risolvere e tornare a giocare davanti ai tifosi. Il calcio è talmente bello e pieno di passione, che è giusto condividerlo con la gente. Ora stiamo vedendo le partite in Germania e Spagna, per capire il clima che c'è". 

Conte dedica la chiosa al cammino fatto dal suo arrivo a oggi a quello da percorrere verso il successo: "Quello che abbiamo di fronte è un percorso da fare per tornare a vincere, non esistono scorciatoie - sottolinea -. Servono lavoro, sacrifico, fatica, passione. Io ho voglia e ambizione, voglio alzare sempre l'asticella e lo chiedo a tutti quelli che lavorano con me, ogni giorno. Cerco di mettere la pressione sempre, in primo luogo su me stesso. Penso che si sia iniziato un bel percorso e quando si iniziano cammini del genere bisogna crederci e avere voglia di affrontare le difficoltà. Bisogna essere consapevoli che lavorando in questa maniera si può crescere e diventare competitivi per provare a vincere qualcosa di importante. Io sono orgoglioso di come sta crescendo la mentalità di questa squadra. I calciatori sono consapevoli che se vogliamo essere competitivi e lottare per vincere, ogni singolo giocatore deve alzare il proprio livello. E questo è molto importante. Vedo da parte loro grande disponibilità a fare questa cosa, così facendo si alza il livello dell’intera squadra. Su questo vedo grande dedizione e voglia di lavorare. Di questo sono molto orgoglioso e sono contento di essere l’allenatore di questi ragazzi. L'allenatore è come un sarto, deve cucire addosso alla squadra il miglior abito possibile. Abbiamo lavorato su molti aspetti, abbiamo recuperato gli infortunati. Adesso c'è la possibilità di avere tutta la rosa a disposizione e ci ho lavorato sopra".

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