Copa America, convocati solo due nerazzurri: è una buona notizia perché...
Il Campionato è finito. Non ci sono da preparare turni preliminari né delle coppe europee, né tantomeno di Coppa Italia anche se, a voler dire tutta la verità, quando Puccinelli ha pareggiato la partita l’altra sera a San Siro, un po’ tutti hanno temuto di finire davvero al nono posto. Il che sarebbe significato tornare in campo a Ferragosto, contro il Cittadella di turno. Ma no, anche questo spauracchio è stato scampato dalla banda di Mancini. Niente Europei, nemmeno i Mondiali. Perfetto, si prospetta un ritiro a Brunico da tutto esaurito per la rosa nerazzurra che sarà, senza uomini in giro per il mondo a giocare con le Nazionali.
No, un momento, fermi. C'è la Copa America.
RICORDI MONDIALI - Si sa che i tornei estivi non sono mai ben visti dai club dei giocatori che vi prendono parte. Il rischio di infortuni è alto e - qualora saltasse qualche legamento o a qualcuno venisse un banalissimo raffreddore - tutta la stagione a seguire potrebbe risentirne. L’Inter lo ha vissuto con la propria pelle lo scorso giugno, quando Walter Mazzarri aveva metà della rosa convocata al Mondiale brasiliano e si è dovuto arrangiare a Pinzolo con tante riserve e molti giovani della Primavera - fra cui Puscas e Bonazzoli: l’attaccante rumeno è attualmente in prima squadra, mentre il Bona è stato ceduto per sei milioni alla Sampdoria, con diritto di ricompra. Hernanes, Kovacic, Guarin, Nagatomo e soprattutto Medel, il quale ha giocato l’ultima partita del suo Cile contro il Brasile con un infortunio alla gamba che lo ha rallentato nei primi momenti di preparazione. Ma soprattutto El Trenza, Rodrigo Palacio: partito acciaccato per la manifestazione continentale, è tornato con la caviglia letteralmente a pezzi - e il morale sotto i tacchi, aggiungerebbero i più maliziosi - che ne ha condizionato drasticamente la stagione, tanto da arrivare a pensare ad un’operazione chirurgica per risolvere il problema che ha tormentato l’argentino per i primi mesi della Serie A 2014/15, rendendolo di fatto l’ombra di se stesso. L’ex Genoa ci ha messo un intero girone a tornare in forma, così come Hernanes - il quale ha svolto una preparazione raffazzonata - ha dovuto lottare per mesi con fastidi fisici, prima di esplodere negli ultimi due mesi di Regular Season. Kovacic ha invece vissuto delle fasi altalenanti: bene all’inizio, desaparecido per larghi tratti tra novembre e febbraio, per poi ricomparire tra i titolari e dispensare calcio. Infine Medel, che ha tirato la carretta al massimo per il 90% dell'annata, prima di finire in calando nell'ultimo mese. Tuttavia, meglio non esagerare: le buoni sorti di una stagione non dipendono totalmente dalla preparazione, ma è anche vero che avere il gruppo unito fin da Brunico, con cui poter lavorare e studiare insieme quel che sarà, è senza dubbio un vantaggio non da poco per l’Inter del Mancio.
COPA AMERICA - Ma quindi, quest’estate l’Inter concretamente chi perderà? Al massimo due giocatori. Con Fredy Guarin che non è stato convocato, sono infatti solo Gary Medel e Jeison Murillo, impegnati rispettivamente con il Cile e la Colombia. Peckermann infatti non ha voluto fare a meno del centrale del Granada, che verosimilmente giocherà il torneo con addosso una maglia da titolare. E allo stesso modo, il CT del Cile ha deciso di portarsi il Pittbull per dare battaglia nella quarantaquattresima edizione del torneo sudamericano che si gioca davanti al proprio pubblico.
IL TORNEO - Ma chi affronteranno Medel e Murillo? Il Cile - testa di serie - è stato inserito nel girone A, in quanto paese ospitante. La Roja affronterà il Messico, l’Ecuador e la Bolivia. La Colombia è invece nel girone C e se la vedrà con il Brasile, il Perù e il Venezuela. Chiude i giochi il girone B, nel quale si incroceranno Argentina, Uruguay, Paraguay e Jamaica, con quest’ultima invitata a partecipare dopo i rifiuti di Giappone e Cina. Si qualificheranno le prime due di ogni girone e poi ci sarà uno scontro fra le migliori terze per completare il tabellone dei quarti di finale. Da lì in poi, partita secca e finale il 4 luglio.
GLI ASSENTI (IN)GIUSTIFICATI - Posto che solo l'infortunio muscolare patito contro il Chievo Verona ha privato il Guaro della rassegna continentale a cui teneva e non poco, dando un'occhiata alla rosa nerazzurra e senza considerare eventuali nuovi innesti sudamericani, a saltare la Copa America un po' a sorpresa è il capocannoniere del campionato italiano Mauro Icardi, 'vittima' della paurosa abbondanza offensiva della Seleccion e di qualche preconcetto di troppo del CT Tata Martino. Come lui, il connazionale Palacio che con la nazionale ha chiuso: nessuna sorpresa in questo caso. Gli altri nerazzurri, in tutta franchezza, avevano poche chance di convocazione e tutte dipendevano da Carlos Dunga, selezionatore del Brasile: il ciclo di Hernanes con i verdeoro è virtualmente finito l'estate scorsa, mentre quello di Dodò e Juan Jesus non è mai iniziato. Nulla di clamoroso, dunque, ma resta la soddisfazione per Mancini di dover rinunciare solo a due calciatori dal 5 luglio, al netto del mercato in entrata e uscita. Un motivo in più per iniziare la nuova stagione con il piede giusto e senza le scorie della Copa America.