Correa: "Volevo solo l'Inter, ora lo scudetto. Inzaghi? Lui ti fa stare bene"
di Alessandro Cavasinni
Che bilancio fa dei suoi primi tre mesi all’Inter?
"Positivo. Ho avuto qualche problemino muscolare che mi ha fermato, ma la gente e i compagni mi hanno accolto alla grande. Qui sto bene e ho tanta voglia di togliermi delle soddisfazioni".
In campo sembra all’Inter da una vita. Qual è il segreto?
"Merito del gruppo. Quando in estate si diceva che potevo venire, tanti ragazzi mi hanno scritto per convincermi. E’ stata una spinta in più per dire di sì".
Chi l’ha “tormentata” maggiormente?
(Ride) "Lautaro già quando eravamo insieme in Coppa America mi diceva che dovevo raggiungerlo, poi hanno iniziato Calha e Vidal...".
Immaginiamo che un certo peso l’abbia avuto anche Inzaghi...
"La sua è stata una spinta importantissima. Avevo altre soluzioni, ma ho fortemente voluto lavorare di nuovo con lui. E’ un grande allenatore, uno che ti fa stare bene. Alla Lazio ha ottenuto ottimi risultati e ha costruito un gruppo molto unito nel quale tutti sapevano ciò che potevano dare. È un tecnico ambizioso, perfetto per l’Inter".
Domani di fronte avrete la Roma, ferita dal ko e della polemiche di Bologna. Che avversario si aspetta?
"Una squadra forte che ha calciatori importanti. Batterla non sarà semplice, ma resto convinto che con le nostre armi possiamo mettere in difficoltà i giallorossi. Bisognerà essere concentrati e giocare da Inter".
Dopo esservi sbloccati grazie alla vittoria con il Napoli, l’Inter è pronta a vincere il secondo scontro diretto di fila?
"Contro Atalanta, Juventus e Milan abbiamo pareggiato incontri nei quali meritavamo qualcosa in più. Con il Napoli abbiamo messo le cose a posto e ora bisogna ripetersi".
Perché ha deciso di lasciare la Lazio?
"Sono stato lì tre stagioni, abbiamo alzato due trofei, conquistato l’accesso agli ottavi di Champions dopo vent’anni e vinto 12 partite di fila in casa, stabilendo un record per il club. Quella alla Lazio è un’esperienza che ricordo con grande affetto, ma era arrivato il momento in cui volevo andare via. Era giusto così"
Cosa chiede al 2022?
"Di regalare tante gioie a una squadra forte come l’Inter. Meritiamo di essere lì in alto in classifica e possiamo restarci perché stiamo crescendo".
L’obiettivo è vincere lo scudetto, quello della seconda stella?
"Sì, certo. Vogliamo ripeterci".
Alle sue spalle ha l’immagine della Champions conquistata dall’Inter a Madrid. Sensazioni?
"Vorrei tanto alzarla anch’io. Insieme alla Coppa del Mondo, è il sogno della mia carriera".
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Giovedì 12 dicembre