Corsa, sacrificio e non solo: Perisic si candida per una maglia da titolare
Quando un giocatore è in grado di svolgere sette ruoli in una stagione e rendere al di sotto della sufficienza solamente in uno di questi vuol dire che questo giocatore non può non essere fondamentale per l’evoluzione tattica di questa squadra. Il giocatore in questione è Ivan Perisic il quale, nella gara contro il Verona è stato una delle poche note positive dei nerazzurri. Il gol e l’assist per Mauro Icardi non sono che la punta dell’iceberg di una prestazione abbondantemente sufficiente e che inizia a far intravedere le motivazioni per cui la dirigenza milanese abbia voluto così tanto il giocatore croato.
Perisic è sicuramente uno dei giocatori più pericolosi in contropiede, non solo per la sua velocità, ma anche per la sua intelligenza calcistica: sa quando tagliare, quando scaricare il pallone e l’utilizzare molto bene entrambi i piedi lo rende imprevedibile agli occhi delle difese avversarie. Ovviamente per un giocatore della sua prestanza fisica serve un po’ di tempo per entrare in condizione e i continui cambi di modulo, di compagni e di ruolo non hanno di certo aiutato Perisic ad integrarsi in questa squadra: per un esterno è importantissimo giocare con un terzino di riferimento fisso per avere degli automatismi quasi innati, ma quando le rotazioni sono eccessive questi tardano ad arrivare. Si nota tranquillamente che Ivan quando gioca sullo stesso binario di Telles, quello con cui ha creato la migliore alchimia, si sente più a suo agio sapendo in anticipo quello che farà il brasiliano e potendo agire lui in prima persona di conseguenza. Questo si è visto, ad esempio, esattamente un girone fa quando nel periodo fra i match con Sampdoria e Palermo espresse il suo miglior gioco arrivando anche al primo gol contro i rosanero e all’assist per Mauro Icardi in quel di Marassi nel pareggio per 1-1.
La gara di Verona, per quanto abbia lasciato l’amaro in bocca ai nerazzurri, potrebbe segnare l’inizio di un buon periodo di forma per l’esterno ex Wolfsburg che si candida per la gara di Firenze ad una maglia da titolare, insieme a Icardi e Palacio che stanno attraversando, a loro volta, il miglior periodo della stagione. Starà a Mancini decidere se optare su di un 4-4-2 come negli ultimi minuti di domenica o virare su un 4-3-3 per non soffrire troppo in mezzo al campo, lì dove Fiorentina ha il suo reparto migliore. Sicuramente, però, se l’Inter vuole approfittare delle ripartenze veloci non può non affidarsi a Ivan Perisic domenica sera.