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Da Baku al derby, da Cou a Guarin: le certezze e i dubbi di Stramaccioni

di Guglielmo Cannavale

L'Inter torna da Baku con tre punti e tante note positive in vista del derby. Nonostante l'ampio turnover, i ragazzi di Stramaccioni non hanno tradito le attese. La gara è stata decisa nel primo tempo, nerazzurri andati a riposo in vantaggio di tre gol. Naturale il calo, sopratutto psicologico, nel secondo tempo, che ha portato al 1-3 finale. Il Neftchi si è rivelato davvero poca cosa, per l'Inter è stato quasi un allenamento in vista del derby. Ma anche un test molto importante per testare alcuni giocatori. Il tutto a tre giorni dal derby. E così, tra conferme e turnover, si inizia a delineare la formazione per domenica.

EFFETTO COU: IL FARAONE NERAZZURRO - Philippe Coutinho si è preso l'Inter. Dopo l'ottima preseason, il brasiliano ha fatto due chance in una settimana. Contro la Fiorentina ha giocato bene in un ruolo nuovo, come centrocampista offensivo nel 3-5-2. Ieri è stato semplicemente superlativo. Accelerazioni da urlo, dribbling ubriacante e uno splendido gol di tacco. Una prestazione che è ridimensionata dalla pochezza del Neftchi, ma i numeri di Coutinho sono evidenti. E' il momento dell'esplosione definitiva, Cou è una scheggia impazzita che si candida per il derby. A meno di clamorose sorprese, il brasiliano partirà dalla panchina, ma a partita in corso può spezzare in due la difesa rossonera. E' la risposta interista al boom El Shaarawy, che non smette più di segnare: Cagliari, Udinese, Parma e Zenit. Giovani al potere, Coutinho contro El Shaarawy: il derby è anche questo.

IL RUGGITO DEL GUARO - Alcuni, forse, l'avevano dimenticato. Ma Guarin c'è, eccome se c'è. Dopo due partite al di sotto dei suoi standard (contro Siena e Chievo), il colombiano aveva riposato contro la Fiorentina. Per tornare titolare ieri a Baku. La risposta di Guarin è stata straordinaria: due assist e mezzo, un martello nella difesa del Neftchi. Ma soprattutto una determinazione importante in una gara magari non di primo piano. Un segnale importante: Guarin c'è ed è pronto per il derby. Proprio a maggio giocò una partita straordinaria contro il Milan, ora vuole ripetersi domenica. Ha grinta, corsa, muscoli e voglia: può essere un uomo-derby.

VISTA SUL DERBY: LE SCELTE DI STRAMA - Testa solo sul derby. Superato l'ostacolo Neftchi ora Stramaccioni può preparare al meglio la sfida al Milan. Il modulo sarà probabilmente ancora il 3-5-2, che ha portato 3 vittorie su 3. Hanno riposato per il derby Ranocchia (solo pochi minuti ieri), Samuel, Zanetti, Gargano, Nagatomo, Cassano e Milito. Oltre a Palacio, che sta rientrando da un infortunio e non è al 100%, e Alvarez, non in lista Europa League e magari pedina a partita in corso contro il Milan. E allora di titolari o possibili soluzioni per il derby ieri sera hanno giocato solo Handanovic, Juan, Guarin, Cambiasso, Pereira e Coutinho. In porta quindi nessun dubbio, così come in difesa: Handanovic, Ranocchia, Samuel e Juan. Con Chivu che probabilmente non sarà ancora pronto. A centrocampo ci sono Zanetti, Nagatomo e Pereira per due posti sugli esterni. Visti i 90 minuti del Palito, potrebbero giocare Nagatomo e il Capitano. In mezzo torna Gargano (solo pochi minuti ieri), affiancato da Guarin e Cambiasso. Difficile vedere Alvarez o Coutinho, ovvero un 3-4-1-2 come quello utilizzato contro la Fiorentina. In attacco nessun dubbio, la coppia è scelta: Diego Milito, l'uomo derby per eccellenza, e Antonio Cassano, l'ex dal dente avvelenato.

PROMOSSI E RIMANDATI - Stramaccioni può contare su qualche certezza in più. La partita contro il Neftchi ha dato indicazione positiva soprattutto per il centrocampo: Obi e Mudingayi dicono "ci siamo anche noi". Muscoli e forza fisica in mezzo, utili anche a partita in corso e per far rifiatare i titolari. Rientri importanti per Stramaccioni. Buona prova anche di Pereira, che vuole scalare posizioni e non perdere il posto sulla fascia sinistra. Non convincono invece Silvestre e Jonathan. Il difensore argentino è ancora imballato, forse bloccato psicologicamente da un inizio negativo. E' da recuperare, per ora non è un'alternativa affidabile. Anche Jonathan è da recuperare soprattutto psicologicamente, un altro prestito a gennaio non è da escludere. Ha timbrato il cartellino Marko Livaja, al secondo gol dopo quello al Rubin. Il croato ci sta prendendo gusto, anche se oltre al gol ha giocato una gara un po' nell'ombra. Ma quando Strama lo chiama, lui c'è. Anche se l'Inter a gennaio può cercare un altro attaccante come vice-Milito. L'Inter torna da Baku, un lungo volo in cui Stramaccioni avrà già iniziato a pensare alla mosse anti-Milan. Il derby è sempre più vicino…


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