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Da Moratti al contatto con Strama: Cassano all'Inter, tutti i retroscena

di Fabrizio Romano

Antonio Cassano all'Inter. Una storia col retrogusto di magia: quel primo gol incantevole al 'San Nicola', quel feeling sempre vivo, quell'abboccamento ai tempi di Mourinho che per poco non lo trasformava in acquisto. Il Pibe de Bari e l'Inter hanno sempre avuto qualcosa di speciale in comune, quasi nel sangue. Sarà anche il tifo: Antonio non l'ha mai nascosto, da meraviglioso scugnizzo del pallone quando era bambino ha sempre amato l'Inter. Adesso, il sogno è realtà. L'affare con Pazzini è praticamente fatto, le prossime saranno le ore delle firme. Ma vi riveliamo tutti i retroscena dell'operazione.

IL MALESSERE DI ANTONIO - La scintilla scatta dopo l'Europeo. Antonio Cassano non è contento del Milan, un Milan smobilitato dove non sente più la fiducia di Massimiliano Allegri. E decide di farlo sapere a tutti: vuole la cessione, non si sente più felice a Milanello. Pane per i denti dell'agente Beppe Bozzo, che inizia a sondare le soluzioni in circolazione.

IL DEUS EX MACHINA - Ovvero, Beppe Bozzo. Proprio lui, il procuratore di Cassano. Che con un primo giro di contatti cerca di informarsi. E circa 20 giorni fa, scopre che c'è la possibilità per Antonio di un clamoroso trasferimento all'Inter. Una porticina aperta, discutendo inizialmente di Quagliarella. Ma perché non fare un tentativo?

CASSANO, DUE LETTERE: SI - FantAntonio non ci pensa due volte. L'Inter lo esalta, lo travolge, è la sfida giusta. Quasi un patto col destino. Cassano dice alla suggestione Inter. Un'operazione a cui allora Beppe Bozzo inizia a lavorare seriamente, vedendo spiragli per uno scambio con Pazzini.

GLI SCREZI CON ALLEGRI - Mentre l'Inter ci pensa e ci lavora, Antonio Cassano è in tournée col Milan. Si allena da professionista, ma con l'entusiasmo di un bambino dal dentista: non vede l'ora di andar via. Sente che il suo tempo è finito. E dopo la batosta contro il Real Madrid in amichevole, qualche screzio con Massimiliano Allegri. La goccia che fa traboccare il vaso.

MORATTI INTRIGATO... - Quello diventa il momento in cui iniziare a costruire l'affare che poi diventa realtà in queste ore. Ma non senza l'ok supremo di Massimo Moratti. Il presidente sa che la situazione di Pazzini è ormai ingestibile e accetta la sfida, ma il dettame dell'Inter è chiaro: niente prestiti, scambio a titolo definitivo. Galliani dice sì. Moratti è convinto e intrigato dalla sfida Cassano: un altro talento purissimo che danza in campo da accarezzare come papà calcistico. Sì, si può fare.

...STRAMACCIONI ESALTATO - E Andrea Stramaccioni cosa ne pensano? Glielo chiedono in gran segreto nei colloqui delle scorse settimane in sede. Strama non ci pensa due volte: è la sua sfida. Sì a Cassano. Un poeta del pallone da rilanciare e rifocillare in quanto a motivazioni. Per questo, necessario un colloquio quando le cose si sono fatte serie col Milan.

IL CONTATTO STRAMA-CASSANO - Da qui, una telefonata. Quella tra Stramaccioni e Cassano. Lui, il barese che lo aveva stuzzicato nel pre-derby a San Siro con l'ormai celeberrimo: "Strama, bene bene!", mimato proprio dal tecnico romano. Questione di feeling. I due si parlano, facendo chiarezza: Antonio se vuole l'Inter deve giocarsi il posto perché Palacio e Milito sono davanti. Cassano risponde presente, con un entusiasmo travolgente: vengo alla Pinetina a giocarmi tutto. Convinto di poter prendere quel posto.

CHE LA FAVOLA ABBIA INIZIO - Adesso tutto è realtà. Cassano all'Inter, mancano le firme, le visite mediche e i sorrisi ai fotografi. Ma ci siamo. L'inizio di una favola, comunque essa vada. Quella di un bambino interista, cresciuto a pane e pallone in mezzo alla strada, che realizza il suo sogno. Destino.


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