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Da Zero a Dieci - Handa forza 4. Candreva decisivo col tre, ma spicca per il sei

di Redazione FcInterNews.it

Preziosa vittoria per l'Inter ieri a Reggio Emilia contro il Sassuolo, in uno stadio che ultimamente, dopo la scorpacciata del 2013, aveva regalato solo delusioni ai tifosi nerazzurri. In questo nuovo appuntamento con 'Da Zero a Dieci' andiamo a ripercorrere i numeri più significativi della partita di ieri.

ZERO - Le reti concesse dall'Inter al Sassuolo, che nelle ultime due sfide al Mapei Stadium aveva sempre infilato i nerazzurri tre volte (due 3-1 consecutivi). Per la seconda volta consecutiva la squadra di Stefano Pioli riesce a mantenere la propria porta inviolata. "Con la qualità che abbiamo davanti, se non subiamo gol prima o poi uno riusciamo a farlo", ha detto Danilo D'Ambrosio nel dopo gara. Parole sante.

UNO - Il palo colpito da Antonio Candreva nel primo tempo, alla sua seconda conclusione dalla distanza dopo aver impegnato Andrea Consigli nella prima circostanza. Un destro quasi da fermo che, sporcato da Acerbi, è andato a stamparsi contro il palo alla sinistra del portiere, rimasto di stucco nella speranza che il pallone non s'infilasse in rete. Le prove generali della rete che sarebbe arrivata poco dopo, così come la conferma che contro difese schierate e chiuse la soluzione dalla distanza è un'arma a cui non si deve mai rinunciare.

DUE - Incredibile ma vero: ieri a Reggio Emilia Felipe Melo, tra un battibecco con il pubblico (unilaterale, a dir la verità) e uno scontro con Pellegrini, alla fine ha commesso solo due falli. O, quanto meno, due sono gli interventi su cui il direttore di gara Di Bello ha fischiato. E in entrambi i casi, è scattato il cartellino giallo. Niente male: 100% di efficacia...

TRE - Al tramonto del terzo minuto di gioco nella ripresa, Antonio Candreva ha avuto sul destro un pallone insperato, di quelli che ogni calciatore sogna di trovarsi davanti, e lo ha scagliato con veemenza verso la porta di Consigli, ormai fuori gioco dopo l'intervento sul sinistro di Joao Mario. Gol decisivo per l'ex laziale, il terzo in campionato, che vale 3 punti per l'Inter.

QUATTRO - Le parate di Samir Handanovic al Mapei Stadium, due delle quali particolarmente impegnative: su Defrel nel primo tempo e su DSensi nella ripresa. Entrambe nate da errori di posizionamento difensivi, tra l'altro. Per il portiere sloveno si tratta del secondo clean sheet consecutivo, gioia l'ultima volta provata lo scorso aprile contro Frosinone ed Empoli a ruota. 

CINQUE - I cartellini gialli estratti dall'arbitro Di Bello in faccia ai giocatori dell'Inter, due dei quali rivolti a Felipe Melo, con aggiunta di quello rosso al 92'. Nelle sanzioni disciplinari del direttore di gara spiccano anche quella nei confronti di Joao Mario, che diffidato salterà Inter-Lazio e quella contro Gabriel Barbosa, che ha impiegato pochi secondi dal suo ingresso in campo per guadagnarsela. Curiosità: tutte le ammonizioni ai nerazzurri sono arrivate nel secondo tempo.

SEI - I cross di Antonio Candreva ieri al Mapei Stadium. L'esterno ha disputato un primo tempo fantastico, anche se la rete è arrivata solo a inizio ripresa. Durante i primi 45 minuti ha cercato con insistenza Icardi, mettendogli anche sulla testa il pallone del possibile 1-0 (fuori per un centimetro); inoltre, ha apparecchiato il piatto destro di Perisic che ha esaltato la reattività di Consigli. Cuore d'oro.

SETTE - I palloni intercettati dai giocatori dell'Inter in campo ieri, in pratica equamente divisi. Non sorprendono i 2 di Jeison Murillo (anche se un paio gli sono sfuggiti...) e quelli dei difensori Joao Miranda e Danilo D'Ambrosio. Un po' più inattesi quelli di Ivan Perisic, Marcelo Brozovic e Antonio Candreva, elementi che non fanno della fase difensiva il loro must

OTTO - Ottava vittoria ieri a Reggio Emilia per l'Inter, in 17 gare disputate in serie A. Un bilancio tutt'altro che soddisfacente, ma trattandosi della terza vittoria consecutiva (Europa League compresa) c'è comunque da essere ottimisti: la striscia è aperta, guai a chiuderla.

NOVE - I giocatori assenti all'appello di Eusebiio Di Francesco al momento di definire le convocazioni per la gara contro l'Inter. Un'autentica carneficina che ha costretto il tecnico neroverde ad affidarsi a numerisi giovani (due '94, un '95, un '96 e un '97) per schierare la squadra più competitiva possibile contro i nerazzurri. Qualche buona indicazione c'è stata, ma il risultato ha condannato i padroni di casa.

DIECI - I punti raccolti in campionato da Stefano Pioli, da quando l'allenatore si è insediato sulla panchina nerazzurra. Un bilancio molto positivo, 2 punti di media a partita considerando anche gli avversari affrontati: Milan, Fiorentina e Napoli, oltre a un Genoa che si presentava in gran forma al Meazza. Adesso c'è la Lazio, partita significativa per il tecnico anche perché è fondamentale per recuperare ulteriori posizioni in classifica.


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