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De Boer: "In casa bisogna vincere. Da migliorare la gestione della palla"

di Christian Liotta
Fonte: Dall'inviato a San Siro Christian Liotta

Frank de Boer, allenatore dell'Inter, si presenta in sala stampa al termine di Inter-Cagliari analizzando i temi del match. Queste le sue parole riprese dall'inviato di FcInterNews.it:

La squadra ha smesso di giocare dopo il gol, è sempre successo che l'Inter avesse un problema mentale stavolta dopo aver segnato. C'è una soluzione?
"Ultimamente abbiamo concesso prima il gol, ora lo abbiamo fatto noi. Non so perché dopo la rete abbiamo dimenticato di giocare. Questo è il problema di oggi, non avere attaccato l'avversario lasciandolo giocare. Non può succedere una cosa così. Abbiamo anche subito due gol su deviazione, ma per me non c'è ragione di aver perso la gara. La prima parte per me è stata abbastanza buona, abbiamo fatto tanti cross ma dobbiamo migliorare la presenza in area di rigore. Per me è questo il problema del primo tempo, poi dopo il gol abbiamo smesso di giocare".

Le concorrenti Champions vanno ad un altro passo, lei è preoccupato?
"No, siamo solo a tre punti dal terzo posto. Ma per me è più importante il gioco, dobbiamo sapere che si gioca per 90 minuti e non per 70. Dobbiamo capire che bisogna migliorare molto in questa situazione. Abbiamo perso molti duelli in mezzo, per me dobbiamo migliorare".

Dopo il pari ha cambiato assetto, pensa di essersi sbilanciato troppo?
"Non serve un punto solo contro il Cagliari, dobbiamo sempre vincere in casa. Per questo ho adottato uno schema offensivo, non c'è ragione per essere più difensivi perché una punta sola non serve in casa. Il Cagliari ha giocato con due punte, noi con tre trequartisti, poi a quattro in rombo e quattro davanti".

Caso Icardi: le società non pagano un prezzo troppo alto di fronte ad una responsabilità dei loro tesserati?
"Dobbiamo parlarne domani, ancora non voglio dire nulla. Non serve e non è un buon momento per tutto l'ambiente, ma domani ci confronteremo".

Ma lei ha visto Icardi sufficientemente tranquillo, specie in occasione del rigore?
"Mauro è sempre il primo rigorista, poteva decidere che non era un buon momento ma in queste sensazioni resta sempre molto calmo".

La squadra è andata senza cambiare passo, è un problema di condizione fisica o mentale?
"Dopo il gol bisogna sapere quando gestire il possesso palla. Dobbiamo migliorare in questo perché quando l'avversario deve attaccare ci sono più spazi per noi. Dobbiamo sapere quando cambiare ritmo, quando gestire il pallone. Abbiamo dimenticato come farlo".

Con la Juve la squadra era compatta, attaccava e pressava. Ma quattro attaccanti si possono usare contro avversarie che impongono un certo ritmo? Non sta chiedendo ai suoi ragazzi di correre con intensità?
"Contro la Juve ho visto una squadra differente, ho detto mille volte ai giocatori che contro squadre non grandi come la Juventus bisogna fare così. Dobbiamo abalizzare questa situazione".

 


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