De Jong e Alvaro Pereira, affari concreti dopo l'illusione Lucas
"Eppure hai cambiato il mercato". Potrebbe essere questa la frase giusta per descrivere il rapporto - mai culminato col matrimonio - tra l'Inter e Lucas. Sì, perché i due si sono corteggiati a lungo, hanno provato ad avvicinarsi, ma un po' l'impegno di Londra e un po' le richieste eccessive del San Paolo, hanno allontanato sempre di più l'asso brasiliano da Milano. D'altronde però, quando un mercato viene pianificato attorno a un solo giocatore, si corre il naturale rischio di dover totalmente rivedere le proprie strategie - in caso di fumata nera -. L'Inter lo ha fatto, e per necessità si è costretta ad accelerare altri tipi di operazioni.
Se fino a pochi giorni fa, si accumulava un tesoretto per il brasiliano, programmando continue spedizioni in Sudamerica, adesso la situazione è ben diversa. L'Inter cerca giocatori già fatti, con esperienza in Europa e con valutazioni ragionevoli. Un profilo che stona assolutamente con quello di Lucas, ma che sposa pienamente i nuovi due principali obiettivi nerazzurri: Alvaro Pereira e Nigel De Jong. Pilastri delle rispettive nazionali (uruguaiana e olandese), sembrano essere attualmente i giocatori più vicini a vestire la maglia nerazzurra.
Per il primo si sta per intavolare una trattativa in stile Guarìn. Prestito oneroso con diritto di riscatto, a dispetto dei 19 milioni offerti dalla - ricca e meno affascinante - Russia. Alvaro Pereira è un giocatore moderno, pronto a sacrificarsi - senza abbassare il livello delle proprie prestazioni - in diversi ruoli. L'Inter punta su di lui anche per tutelarsi in vista della probabile partenza di Maicon. Ipotizzando una permanenza del brasiliano, non si può che fantasticare sul futuro reparto terzini nerazzurro: poche squadre al mondo potrebbero vantare due laterali così forti. Maicon e Pereira, spinta continua. Forse come non vedevamo da tempo...
Intanto, il reparto che desta le maggiori preoccupazioni tra tifosi e dirigenti, è senza dubbio il centrocampo. "Serve qualcuno che sappia gestire il pallone", lo ha ammesso anche Zanetti. De Jong non è un 'Pirlo' ma è sicuramente un giocatore a tutto tondo, con piedi non eccelsi, ma in grado di dare grazie ai suoi immensi polmoni e con la sua arcinota esperienza internazionale, un contributo decisivo a centrocampo. Un suo arrivo delineerebbe sempre di più quel 4-2-3-1 previsto da Stramaccioni, con due mastini (Guarìn e appunto De Jong) alle spalle della trequarti, pronti a fare da scudo alla difesa. Lucas, eppure hai cambiato il mercato: da una scommessa milionaria a tante piccole garanzie low-cost.