De Vrij: "Da Conte la base per vincere, per Inzaghi stagione importante"
di Alessandro Cavasinni
Che musica ascolti?
"Sono cresciuto con la musica rock e indie-rock grazie ai miei che quando andavamo in vacanza mettevano i cd di Pearl-Jam, Nirvana, Dire Straits. Poi mio fratello mi ha consigliato di ascoltare musica classica e mi ha proprio colpito. La passione per il piano è nata così".
Per la cultura olandese, la bicicletta è predominante.
"Io facevo tutto in bici. Sono cresciuto in un paesino molto piccolo di 5mila abitanti e lì tutti vanno in bici. Io andavo a scuola in bici, anche a calcio. E anche quando giocavo con il Feyenoord, dove ho esordito a 17 anni. Capitava di andare allo stadio in bici o in metro, e magari i tifosi mi chiedevano: 'Ma non vai a giocare?'. E io: 'Sì, sto andando...' (ride, ndr)".
Se il post-impressionismo olandese fosse il 3-5-2, chi sarebbe Conte e chi Inzaghi tra Van Gogh, più curvilineo e fantasioso, e Mondrian, più ordinato e lineare?
"Conte più Mondrian e Inzaghi più Van Gogh. Sono due allenatori che hanno avuto ragione perché hanno vinto. Con Inzaghi avevo già lavorato alla Lazio, Conte ha una carriera importantissima e ha sempre vinto. Lavorando con lui capisci il perché. I nostri 'terzi' vanno anche all'attacco, con Conte abbiamo vinto lo scudetto dopo tanto tempo e ora si vede. Quando Inzaghi ha iniziato la stagione c'era già la base e sta facendo una stagione importante".
È vero che è facile fare il difensore centrale della difesa a tre?
"Per me no. Sembra che sei più coperto, ma serve tantissima comunicazione. C'è una linea a tre o a cinque e devi romperla più spesso per uscire. Tra di noi ci chiamiamo le uscite".
L'olandese è difficile: si pronuncia "De Frai" o "De Vrai?"
"De Frei. La pronuncia olandese è tra le più difficili al mondo".
Dentro l'Inter, qual è la tua famiglia nella famiglia?
"Dumfries, che è olandese. Ride tantissimo, poi in campo è un guerriero. Ragazzo simpaticissimo. Poi spesso siamo con Calhanoglu, Radu...".
Qui a casa tua ci sono tanti libri: qual è il tuo scrittore preferito?
"Stephen King, da quando ero piccolo".
Se ci fosse un re nell'Inter, chi sarebbe?
"Direi il mister o capitan Handanovic".
Altre notizie
Giovedì 12 dicembre
Mercoledì 11 dicembre