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De Vrij: "Il mio focus è sull'Inter, ho ancora un contratto e un ruolo importante. Seconda stella? Speciale"

di Mattia Zangari

"È stato davvero bellissimo, davvero speciale". Comincia con il ricordo dello scudetto ancora vivido nella sua mente l'intervista concessa da Stefan de Vrij a Voetbalzone.nl. "Ero già stato campione d'Italia con l'Inter, ma era successo durante il periodo del Coronavirus - ha aggiunto il difensore -. Di conseguenza, non abbiamo giocato negli stadi pieni e non abbiamo potuto festeggiare davvero con i tifosi. Questo titolo è stato davvero speciale perché era il ventesimo nazionale, quindi abbiamo ricevuto la seconda stella. E’ una cosa importante per la società e per i tifosi perché ci si chiedeva chi avrebbe vinto prima tra noi e il Milan, che ne ha 19. Alla fine abbiamo vinto il titolo proprio nel derby, è stato un momento bellissimo. Anche come abbiamo festeggiato... Abbiamo attraversato la città in autobus e ci sono volute sette ore per percorrere cinque chilometri. C’erano fan ovunque". 

Con lo scudetto in tasca, De Vrij è volato agli Europei per provare a bissare il successo con la sua Nazionale: "È stata una bellissima esperienza. Come calciatore, è una delle cose più belle che ci siano: rappresentare il proprio Paese in un torneo così importante. Siamo arrivati ​​lontano nella competizione, ma purtroppo non in finale. Tutto sommato, è stata una bellissima esperienza, anche a livello di gruppo. L'eliminazione? Ho guardato il gol di Watkins  dieci volte quella stessa sera. Poi vai in vacanza e cerchi di lasciarti tutto alle spalle. Ciò che è successo, è successo. L’unica cosa che penso è che avrei potuto fare meglio. Sono dettagli piccoli in momenti particolari, avrei dovuto lasciargli meno spazio per girarsi".  

Dopo Euro 2024, De Vrij ha fatto un po' di vacanze per poi ritornare agli ordini di Inzaghi: "Ovviamente sono andato in vacanza dopo gli Europei, quindi sono arrivato tardi in ritiro. Poi mi sono infortunato, quindi è arrivata la sosta per le Nazionali. Dopo quella pausa ho giocato la prima partita, ma prima non avevo giocato nessun minuto per due mesi. Ho dovuto riprendere il ritmo. Successivamente sono stato titolare ancora una volta e sono entrato come sostituto due volte. Vedremo come sarà dopo questa sosta per le Nazionali. Sono completamente in forma, ma ovviamente non ho ancora guadagnato molto ritmo di gara". 

Ora De Vrij aspetta di capire se Koeman lo schiererà titolare in Nations League e soprattutto se lo porterà al Mondiale 2026: "Lo spero e lo penso, ma ovviamente dipende anche da me. Il mio focus, il mio lavoro e il mio atteggiamento rimarranno sempre tali. Penso che anche questo sia apprezzato. Non gioco da un po' o non sono stato convocato in precedenza. In momenti del genere pensi: 'caspita, non vorrai dirmi che ho già giocato la mia ultima partita internazionale, vero?' Per fortuna no: sono ancora qui. Ogni volta mi rendo conto di quanto sia speciale essere qui. Sarà sempre un onore". 

A proposito di futuro, De Vrij non vuole pensarci troppo: "Finché continuerò ad avere un ruolo importante, mi diverto moltissimo all’Inter. E’ un top club che gioca per vincere. Ritorno al Feyenoord? Non posso ancora dirlo. Non dico che preferirei restare in Italia, ma ci sono tante cose da tenere in considerazione in una scelta del genere. Ho ancora un contratto con l'Inter e aspetterò cosa succederà dopo, non ci penso ancora. Sono concentrato sull’Inter". 

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