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Deco e Carvalho, pro e contro di un'Inter sempre più portoghese

di Fabrizio Romano

Dopo le parole del presidente Massimo Moratti, per i tifosi neroazzurri ci sono tante certezze in più, in particolare per quanto riguarda il mercato in entrata. Oltre ad Arnautovic, infatti, Moratti ha confermato l'imminente arrivo di due pupilli di Josè Mourinho, cioè Deco e Carvalho, entrambi tutt'ora al Chelsea, accontentando lo Special One. Così, il tecnico portoghese potrà avere in rosa due giocatori che conosce benissimo, con i quali ha costruito i suoi successi al Porto, e cercherà di costruire sulla loro esperienza le basi per l'Inter del presente e del prossimo futuro. Però, per entrambi c'è da fare molta attenzione: infatti, sono due giocatori che condividono molte cose (infortuni, età avanzata, pochissime presenze recenti), ma andiamo con calma.

Anderson Luiz de Sousa, meglio conosciuto come Deco, è stato il perno del Porto campione d'Europa 2004, e da allora Josè Mourinho non è più riuscito ad allenare il centrocampista suo connazionale. Infatti, Josè dopo la vittoria europea finì al Chelsea, Deco al Barça, ma quando Mourinho partì da Londra destinazione Milano, Deco finì proprio al Chelsea. Uno scherzo del destino, fatto sta che adesso le strade dei due portoghesi sono vicinissime e probabilmente si ricongiungeranno molto presto. Deco, infatti, è l'obiettivo numero uno per il centrocampo dell'Inter, Mou lo vuole come trequartista anche in prospettiva futura, quando il prossimo anno arriverà il giovane brasiliano Coutinho, al quale il lusitano farà da chioccia. Questo è uno dei motivi principali per cui lo Special One desidera il suo connazionale, ma non l'unico: infatti, un centrocampista coi piedi buoni che può fare molto bene sulla trequarti è quello che forse manca all'Inter, ma vi sono anche diverse controindicazioni che non vanno sottovalutate. A cominciare dall'età del portoghese, che compirà ad agosto 32 anni, ma, come ha detto il presidente Moratti, potrebbe fare come Luis Figo, che è arrivato da 'vecchio' ed ha dato tanto all'Inter in questi anni. Superato lo scoglio dell'età, non va dimenticato che Deco, in quest'ultima stagione al Chelsea, ha giocato davvero poco: dopo un ottimo esordio con i 'Blues', Deco si è infortunato in allenamento ed è rientrato solo ad ottobre, quando a causa dello scarso rendimento e dell'esonero di Felipe Scolari, che tanto lo aveva voluto a Londra, è stato recapitato quasi perennemente in panchina da Guus Hiddink, subentrato allo stesso Scolari. Una stagione nettamente al di sotto delle attese, ma il centrocampista è pronto a riscattarsi, ed ha voglia di sbarcare alla corte di Mourinho proprio per ricominciare a stupire, e per aiutare l'Inter con la sua grande esperienza internazionale a fare bene anche in Europa.

Ricardo Carvalho, è un altro grande pupillo di Mourinho, che dai tempi del Porto è letteralmente stregato di questo difensore, considerato fino a poco fa uno dei migliori centrali europei. Mou lo vuole riprendere dopo che lo aveva portato con sè dal Porto al Chelsea, e dopo aver condiviso insieme momenti stupendi e non.  Secondo il tecnico portoghese, infatti, l'esperienza di Carvalho può essere un'arma fondamentale per la difesa dell'Iter, che soprattutto in campo europeo soffre di amnesie che compromettono anche buone prestazioni: il difensore portoghese, come ha ricordato Moratti, sa mantenere la calma nei momenti più importanti, e sa guidare l'intero reparto alla grande. Però, ci sono diversi aspetti che potrebbero giocare a sfavore di Carvalho. Innanzitutto il discorso dell'età, come per Deco: Ricardo ha 31 anni, non tantissimi per un difensore centrale ma nemeno pochi, anche se per la funzione di dare esperienza al reparto questo è un requisito fondamentale. Inoltre, nell'ultima stagione ha giocato poco causa infortuni, e a dir la verità non benissimo: Hiddink gli ha spesso preferito il brasiliano Alex da affiancare a John Terry, relegando quasi sempre Carvalho in panchina. Saprà riprendersi, dunque, il centrale portoghese da una stagione non troppo positiva? Le cure di Josè Mourinho lo aspettano, con nuovi stimoli e tanta voglia di far bene sia in Italia che in Europa, per bissare quel trionfo in Champions che a lui come allo Special One manca dal 2004.

Così, Moratti sembra intenzionato ad accontentare ancora una volta il tecnico regalandogli i suoi due pupilli di sicuro affidamento, sui quali conta tanto. Niente più esperimenti in stile Quaresma, dunque, ma si va sul sicuro, anche se abbiamo visto che possono esserci diverse controindicazioni in questa doppia operazione. Ma ancora una volta, presidente e tifosi sperano che il tecnico di Setubàl non deluda le aspettative, staremo a vedere.


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