Destro era dell'Inter, adesso le carte in tavola cambiano. Ecco come
20 giugno 2012. Un giorno che Mattia Destro difficilmente dimenticherà. Non per aver vinto un trofeo, ma perché è stato l'uomo del mercato. A 360 gradi. Per un intrigo senza fine, culminato in una serata incredibile e che avrà nuovi risvolti. Però andiamo con ordine, perché quanto accaduto ha veramente del clamoroso e fa capire come il mercato possa cambiare davvero da un secondo all'altro.
GENOA-SIENA, L'ACCORDO PERSO E RITROVATO - Tutto nasce nei giorni scorsi, quando il Genoa - pressato da società come Inter e Roma determinate a rilevare Destro - entra in discorsi concreti con il Siena. Questo perché la società toscana deteneva il diritto di riscatto della metà del cartellino di Mattia, per 1 milione e 300mila euro. La prima base dell'accordo era stata raggiunta già tre giorni fa, per una valutazione complessiva da 7 milioni di euro con contropartite. Il Siena dice sì, il Genoa pensa già a cedere e monetizzare. Eppure, qualcosa non va. Il Siena ci ripensa, fa retromarcia e vuole più cash. Preziosi arriva a Milano e accontenta il club bianconero, nella mattinata di ieri: 6 milioni di euro e le comproprietà di Cofie e Polenta, due giovani di valore e non due promesse qualsiasi. A questo punto, il Siena dice sì.
L'INCONTRO CON L'INTER E LA BEFFA - Con il cartellino di Destro virtualmente al 100% in tasca, il Genoa si catapulta a trattare dall'Inter. Una storia di intrighi e summit, fino all'incontro con tutti i massimi dirigenti presenti, da Branca e Ausilio fino a Capozucca, con i due presidenti Moratti e Preziosi a trattare. La tavola rotonda è valida, eppure filtra qualcosa che non va. L'Inter e il Genoa definiscono il rispettivo riscatto di Longo e Kucka, ma "Destro non rientra ancora nei piani dell'Inter", giura Preziosi. Naturale, è il gioco delle parti. Moratti sorride, perché il patto di Preziosi è stato sostanzialmente questo: vediamo di chiudere la vicenda col Siena ufficialmente stanotte e domani Destro sarà un giocatore dell'Inter. Eppure, qualcosa è cambiato. Non è stato possibile ultimare le trattative per Destro, perché il Siena ci ha ripensato ancora e lo ha fatto sapere in extremis. Per la rabbia del Genoa, spiazzato. Esattamente come l'Inter
IL CLAMOROSO RISCATTO - Il Siena passa dalle parole ai fatti, ha tempo fino alla mezzanotte e esercita poco prima delle 23 il riscatto della propria metà per Destro. Chiaramente, alle spalle c'è la spinta di altre società: Juventus e Roma, ma il vero forcing è da Torino. Il presidente Preziosi è ancora fiducioso, ma sa che adesso si apre una trama di mercato che coinvolge tante società. Un pericolo. "Il calciatore non può muoversi senza il nostro consenso, non c'è Inter, Milan o Juventus che possa guidare la trattativa", ha spiegato però Preziosi. E questo è un aspetto fondamentale.
COSA SUCCEDE ADESSO - Ecco, cosa succede adesso? Che il Siena e il Genoa si rimettono a parlare e non andranno alle buste. Semplicemente perché la comproprietà non è valida da questa sessione di mercato essendo stata esercitata ieri. Quindi, nessun colpo basso: le due società devono venderlo con l’autorizzazione dell’altro club, altrimenti non se ne fa nulla. L'Inter conserva - e non è poco - il proprio accordo morale con Preziosi, ma sa bene che ora è davvero asta: Juventus e Roma fanno sul serio e il Siena le rivaluta con questo riscatto, il Genoa è irritato e sarà difficile trovare un'intesa con Mezzaroma dopo che la base è già saltata due volte. Non resta che aspettare la decisione ma pressare sempre sul Genoa, perché è lì che l'Inter fa leva e perché ora chi offre di più può veramente portare via Destro. E resta, l'Inter, comunque in pienissima corsa. Destro non è perso, per il momento è slittato. Ma con un intrigo del genere aspettiamoci ore infernali: tutto può succedere. To be continued...