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Dimarco: "Con il Frosinone tiro intenzionale. Gli Europei un obbligo. Roberto Carlos? Non facciamo questi paragoni"

di Niccolò Anfosso

Federico Dimarco sempre decisivo, con l'Inter e con la Nazionale. Anche ieri sera la spinta dell'esterno nerazzurro è stata consistente e la sua proiezione ai microfoni di Rai Sport è con l'analisi su quanto è accaduto: "Tutte le partite a livello internazionale sono difficili, poi magari puoi beccare la squadra che è in una giornata no. Ma l'Ucraina è una nazionale forte e noi dobbiamo stare attenti in qualsiasi momento della partita. Quello di andare all'Europeo penso che sia quasi un obbligo, l'ultimo l'Italia lo ha vinto, e i tifosi pretendono che noi andiamo all'Europeo". 

Sul gol contro il Frosinone: "Quello era un tiro in porta. Prima, con la coda dell'occhio guardo Dumfries, e infatti giro la testa. Poi vedo il portiere, noto che è di fuori, bene o male ho calciato e la palla è entrata. Roberto Carlos? Non facciamo paragoni, perché quello è un giocatore che ha fatto la storia del calcio, quindi rimaniamo con i piedi per terra", ha concluso.


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