Due inglesi su Ranocchia, ma le offerte sono basse. E la Juve è in agguato
Con Fredy Guarin sempre in bilico e l’impossibilità di rinforzare adeguatamente la rosa per mancanza di fondi, l’Inter deve necessariamente valutare una cessione importante per non rimanere immobile durante la sessione invernale. E gli ultimi impegni della squadra hanno dimostrato quanto abbia bisogno di nuovi innesti. Se davvero non arrivasse un’offerta degna di questo nome per il colombiano, la dirigenza sarebbe costretta a valutare un’altra partenza e tutto lascia presagire che l’indiziato numero uno sia Andrea Ranocchia.
Nessuna novità in tal senso, da tempo si vocifera di una possibile cessione del difensore. Il motivo principale, oltre al fatto che sia uno dei pochi ad avere mercato, è che Ranocchia va in scadenza di contratto nel giugno 2015 e se restasse a Milano l’Inter dovrebbe necessariamente affrontare la questione del rinnovo contrattuale, per non avvicinarsi pericolosamente alla fine dell’accordo professionale tra le parti e alla conseguente partenza del diretto interessato a parametro zero. Sul Piano B nerazzurro pesa anche il periodo non facile che il centrale di Bastia Umbra sta vivendo, con prestazioni al di sotto delle aspettative che hanno portato Mazzarri a preferirgli la ‘ruota di scorta’ Rolando nel terzetto difensivo.
C’è però un problema non di poco conto: pur se la valutazione di Ranocchia fatta dall’Inter si aggira sui 16-18 milioni di euro, la stessa di gennaio 2011 quando il suo arrivo dal Genoa venne anticipato. Oggi però nessun club sarebbe disposto a sborsare quella cifra, neanche lo Zenit San Pietroburgo che in estate aveva manifestato un certo interesse, ma che oggi si è defilato. Idem per il Napoli, attualmente in disparte. Chi invece è davvero interessato al numero 23 nerazzurro, anche per gennaio, lavora in Inghilterra. Si tratta di Arséne Wenger e Josè Mourinho, che lo vedrebbero bene rispettivamente all’Arsenal e al Chelsea. Ma senza investire cifre esorbitanti, meno di una decina di milioni di euro, considerata la scadenza del contratto nel 2015 che invita a tirare il freno a mano.
Attenzione alla terza ipotesi, italiana: la Juventus. Non a gennaio, perché Antonio Conte non ne sente la necessità, ma a giugno il club bianconero potrebbe seriamente tornare alla carica per Ranocchia, che l'allenatore ha già allenato e apprezza senza mezzi termini. Un flirt tra i due che finora non ha trovato sbocchi vista la fermezza del giocatore nel rimanere all'Inter, fermezza che potrebbe venir meno in caso di mancato rinnovo da qui all'estate. Situazione complicata dunque per l’Inter, perché la famosa cessione che servirebbe a sbloccare il mercato in entrata rischia o di non concretizzarsi entro il 31 gennaio o di essere catalogata alla voce (pesante) minusvalenza. Alternative, a parte operazioni estremamente low cost, non ce ne sono in questo momento. Con buona pace del tifoso interista e di Mazzarri stesso.