Dumfries e Nandez, da alternativi a paralleli: serve un gioco a incastri
di Redazione FcInterNews
Sul fronte Nandez c'è stata una frenata, perché dopo la cessione di Lukaku la società sarda mira a incassare qualcosa in più, consapevole che il budget a disposizione di Beppe Marotta e Piero Ausilio è aumentato. La scheggia impazzita però al momento è proprio il centrocampista uruguagio, che dopo aver marcato visita per la trasferta di Maiorca ha espresso tutto il suo disappunto nei confronti della dirigenza rossoblu, da cui aveva ricevuto la promessa di essere liberato in caso di chiamata di una grande squadra. L'intesa con l'Inter è stata già raggiunta (quadriennale da 3 milioni a stagione), manca però quella tra i club e ad oggi non sembra facile. Il fatto che l'Inter abbia liberato Radja Nainggolan per potersi legare al Cagliari potrebbe essere un'indicazione positiva, resta il fatto che Tommaso Giulini e Stefano Capozucca non hanno per nulla gradito il gesto ammutinante di Nandez e non sarà facile ripristinare i discorsi. Il giocatore però vuole fortemente i nerazzurri e potrebbe essere un trasferimento last minute.
Se entrambe le trattative andassero a buon fine, bisognerebbe fare posto in mezzo al campo all'ex Boca Juniors. In questo momento la mediana di Simone Inzaghi è piuttosto trafficata, con Marcelo Brozovic, Nicolò Barella, Hakan Calhanoglu, Roberto Gagliardini, Stefano Sensi, Matias Vecino e Arturo Vidal in rosa (Lucien Agoumé saluterà in prestito). Per questo sarebbe opportuna una partenza e, posto che il cileno non sembra intenzionato a salutare, l'indiziato numero uno rimane proprio Vecino, che ha contratto in scadenza nel 2022 ed è stato messo nel mirino dal Napoli di Luciano Spalletti, proprio il tecnico che l'ha portato a Milano.
Gioco di incastri, ad oggi nulla può essere dato per scontato.
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