E' l'ora di SuperMario: trovata la continuità non si deve più fermare
L’andata con il Genoa fu il crocevia della sua carriera nerazzurra; SuperMario Balotelli veniva infatti da una stagione, il 2008-2009, piena di alti e bassi; tra mugugni, panchine e presunte parole con Josè Mourinho della prima parte di stagione, ad un ritorno in buono spolvero, grazie al quale l’Inter consolidò la sua leadership nazionale. Il 2009/2010 inizia sotto i migliori auspici; Mario sembra crescere, impegnarsi e le prime partite lo dimostrano, ma si sa essendo giovane può perdersi ed infatti, la scarsa continuità non gli permette di continuare su quella scia. Ma il 18 ottobre la sua storia all’Inter trova un punto di svolta: Mou si trova ad affrontare l’ostica trasferta di Genova, sponda rossoblù, senza Eto’o e Milito. Tocca a Balotelli portare avanti l’Inter, supportato da Stankovic e Sneijder. Mario non fallisce: gol, corsa, qualità, sportellate e ottime giocate sono la fotografia della sua partita. Balotelli batte il colpo, è presente e si alternerà assieme agli altri attaccanti nerazzurri, fornendo buone prestazioni e sfoderando un buona media gol di 9 centri stagionali, già superiore a quella degli anni scorsi.
Ora, grazie e soprattutto alle sue belle prestazioni, Mario Balotelli ha puntati su di sé i riflettori dell’opinione pubblica che lo spinge con veemenza verso il Mondiale in Sudafrica; bella la prestazione anche in Under 21 di mercoledi scorso, corredata dall'applauso dell'intero stadio. Sono stati forse quei minuti in campo col Chelsea, minuti di corsa, sacrificio, lavoro tattico con buoni ripiegamenti, forse a cambiarlo. Alzi la mano chi non ricorda lo Special One arrabbiarsi in panca, quando Mario non copriva e auitava Maicon, in fase di difesa, negli ultimi minuti di gara? Mario sembra aver trovato la sua dimensione. Autore di un ottimo primo tempo a Udine, Mourinho lo dovrebbe schierare contro il Genoa se non altro per sfruttarne il momento, visto che è il più in forma assieme a Milito. Cogliere l’attimo; il ragazzo al momento può spostare intere difese e può consacrarsi anche in Europa, solo se riuscirà a filare dritto per questa strada, quella della continuità e delle vittorie in maglia nerazzurra, perché a maggio l’Inter vuole sollevare trofei e Mario magari riceve una telefonata da Lippi.