È ora di scaldare i guantoni? Handanovic si prepara all'esame Catania
Dopo due domeniche trascorse in relativa tranquillità, con poche occasioni concesse dalla squadra agli avversari e senza subire gol, si avvicina il primo test che si preannuncia impegnativo per Samir Handanovic. Quello che è stato uno dei migliori portieri dello scorso campionato, nonostante le 53 reti subite in 35 partite giocate, ha tutto per ripetere (e migliorare) gli standard di rendimento del recente passato. Ovviamente, il numero uno della nazionale slovena deve poter contare su una fase difensiva nerazzurra nettamente più solida della sciagurata stagione precedente.
Nelle prime due uscite ufficiali, contro Cittadella e Genoa, il portierone ex Udinese si è mostrato sempre pronto e concentrato nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa. Più contro i veneti in Coppa Italia che contro il Grifone in campionato, dato che l’unica circostanza davvero pericolosa creata dall’undici di Liverani ha portato Kucka a tu per tu con Handanovic. L’estremo difensore interista è stato freddo e intelligente a evitare il contatto in uscita con il centrocampista rossoblù, di fatto accompagnandolo verso l’esterno e facendo così svanire la palla-gol.
Domenica sera a Catania, i nerazzurri si troveranno di fronte una squadra rodata, reduce da una discreta prestazione a Firenze, che però non ha portato punti. I ragazzi di Maran cercheranno di muovere la classifica contro l’Inter e nella loro testa ci sarà anche l’incredibile rimonta dello scorso torneo, quando gli etnei, avanti di due reti, si fecero raggiungere e superare dalla formazione allora guidata da Stramaccioni.
Probabile, quindi, che l’estremo difensore nerazzurro sarà più sollecitato da Bergessio&Company rispetto a quanto avvenuto nelle due uscite stagionali precedenti. Al Massimino sarà un test probante per l’intero pacchetto arretrato: il Catania ha un gioco arioso, agile e capace di mandare alla conclusione in porta un po’ tutti i suoi uomini, dagli esterni d’attacco quando si accentrano, ai centrali difensivi sulle palle da fermo. Mazzarri appare orientato a confermare il 3-5-1-1 che nel primo tempo col Genoa non ha convinto granché. Il primo pensiero del tecnico livornese, in questa fase, è tuttavia quello di cementare una solidità difensiva fondamentale per costruire un buon campionato. Gli innesti per potenziare l’attacco, se questo schema con Alvarez alle spalle di Palacio sarà davvero il prescelto, arriveranno a gara in corso.
La speranza dell’allenatore interista è di continuare il trend e concedere poco anche ai rossazzurri. In caso contrario, i nerazzurri sanno di essere in buone mani. Le mani di Samir Handanovic.
Federico Floris