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È ufficialmente cominciata la Nuova Era. Per ora è ancora austerity, ma...

di Alessandro Cavasinni

Nuova Era Inter: pronti, via! Con l'assegno di circa 200 milioni incassato da Erick Thohir proveniente da fondi e banche con la collaborazione di Goldman Sachs, il club nerazzurro è entrato definitivamente nel nuovo corso societario. Liberato Massimo Moratti dalle vecchie garanzie, adesso il tycoon si è preso definitivamente l'Inter. Ma per vedere risultati tangibili, come anticipato dallo stesso indonesiano, ci vorrà ancora pazienza. Resta un bilancio che parla chiaro: 80 milioni di deficit. Questo vuol dire che, al momento, si continuerà a lavorare più di idee che con i soldi.

NUOVA ERA - Ecco che la Gazzetta dello Sport spiega tecnicamente i passaggi concretizzatisi negli ultimissimi giorni: ''Per convincere il pool di banche coordinate da Goldman Sachs a finanziare il progetto di Thohir, senza che quest’ultimo fornisse garanzie personali, si è costituita una nuova società, dotata di tutte le «cose buone» del club. Fc Internazionale ha conferito le sponsorizzazioni Nike e Pirelli, il contratto con Infront, i diritti d’archivio e Inter Channel per una valutazione di 159 milioni; restano fuori i proventi tv per le partite di campionato (75 milioni), quasi la metà del fatturato, perché devono fare capo a chi detiene il titolo sportivo, cioè Fc Internazionale. La controllata Inter Brand ha ceduto le attività di licensing, merchandising e altre sponsorship per un controvalore di 132 milioni. Così si arriva a 291 milioni: questo è il patrimonio di Inter Media and Communication (500mila euro sotto forma di capitale sociale e 290,5 milioni come riserve da sovrapprezzo), questa è la stima dell’Inter data a garanzia per l’operazione di finanziamento, il cui successo è stato determinato dalla certezza dei ricavi e dalla valutazione delle agenzie di rating''.

AUSTERITY - Di questi 200 milioni, 127 sono serviti a saldare i debiti con gli istituti di credito, mentre altri 40 andranno a cancellare il pegno sul marchio Inter. Di fatto, a Thohir ne restano in mano quasi 30, in parte da destinare a fornitori e creditori vari. Insomma, sarà ancora tempo di austerity, almeno fino alla quadratura e stabilizzazione del bilancio. Il progetto è quello di vedere poi i ricavi innalzarsi una volta che la società sarà stata consolidata. Sarà in quel frangente che si comincerà a vedere concretamente la mano di Thohir. Ma è chiaro che tornare in Champions sia l'obiettivo immediato, che darebbe slancio e accorcerebbe i tempi di un percorso quantificato in 2-3 anni.


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