Ecco Cancelo: spinta e dribbling, a Martusciello il compito di plasmarlo
Porta il nome di Joao Cancelo il rinforzo nerazzurro per il ruolo di terzino destro. Seguito da tempo da Walter Sabatini e approvato da Luciano Spalletti, l'esterno portoghese arriva dal Valencia tra le speranze del popolo interista. L'Inter mette a segno un altro importante colpo per la retroguardia, sbrogliando in questo modo anche la matassa legata a Geoffrey Kondogbia, spedito in Spagna in uno scambio di prestiti. Usando la metafora calcistica, la società nerazzurra esce palla al piede da una situazione estremamente pericolosa nella propria area di rigore.
PROFILO - Classe '94, Cancelo cresce con la maglia del Futebol Clube Barreirense, società calcistica della sua città natale, nel quale si iscrive all'età di appena 8 anni. Nel 2007 alla porta dei biancorossi bussano gli emissari del Benfica, che prelevano il cartellino del calciatore e lo accolgono a Lisbona, valorizzando le sue qualità: da diciassettenne, nel 2012 avviene per lui l'esordio nella squadra B degli Encarnados, esperienza che culmina tre anni dopo (in seguito a 51 presenze e tre gol) con un brevissimo scalo in prima squadra. Il portoghese, infatti, non fa neanche in tempo ad esordire con i big che arriva subito per lui la chiamata del Valencia: con il club lusitano Cancelo debutta in Liga e firma un contratto fino al 2021. Con la società spagnola colleziona 73 presenze, condite anche da due reti messe a segno. E nel mentre il giocatore conquista anche la Nazionale portoghese: tanto quanto basta per accattivare l'interesse di numerosi club di livello internazionale (Tottenham e Chelsea pensavano seriamente a lui) e, ovviamente, dell'Inter, che adesso farà parte del suo futuro.
QUALITA' - Veloce, dinamico e resistente, il 23enne potrà garantire molta spinta sull'out di destra, aspetto che nelle scorse stagioni è venuto spesso e volentieri a mancare per i nerazzurri. L'ormai ex Valencia vanta nel proprio repertorio una grande predisposizione per il dribbling, talvolta micidiali, nei quali riesce quasi sempre a prevalere. Altro pregio da non scartare: il calciatore ha un'ottima gestione del pallone (tipica della scuola portoghese) e sa giocare bene nello stretto, dote che Spalletti tende a valorizzare. Qualità da reputare considerevoli, dunque, per un laterale di difesa, che tende soprattutto ad attaccare e a sfruttare la velocità per assecondare le ripartenze della propria squadra. Insomma, un'ala prestata alla difesa, ideale per un tecnico che pratica il gioco offensivo e non disdegna i contropiede.
DIFETTI - A 23 anni il margine di miglioramento resta considerevole per ogni calciatore, e Joao Cancelo non si sottrae a questa massima. Se la sua fase offensiva è soddisfacente (ma dovrebbe lavorare sull'esecuzione del cross), il portoghese, d'altro canto, dovrà migliorare sul posizionamento tattico e sulla fase difensiva, il suo principale tallone d'Achille così come per altri giovani emersi dalla scuola lusitana. In tal senso, Spalletti e Giovanni Martusciello avranno il loro da fare, soprattutto alla luce della solidità attuale della difesa nerazzurra. Terzino per scelta ma ala nell'animo, Joao Cancelo ha la tendenza a lasciare sguarnita la propria zona di competenza, attratto dalla metà campo avversaria. Inoltre, azzarda talvolta il tackle quando sarebbe consigliabile aspettare l'avversario. Insomma, c'è tanto potenziale su cui lavorare, ma molto dipenderà dal suo approccio alla nuova avvenura.
Andrea Pontone